Germania - Belgio - Austria - Italia - Algeria - Tunisia
ACCORDO TRA ITALIA, GERMANIA ED AUSTRIA PER IL CORRIDOIO DELL'IDROGENO SOUTH2
Al margine del Consiglio UE sull’Energia, del 30 maggio 2024, è stata firmata un’intesa di intenti tra Italia, Germania ed Austria per sviluppare il “Corridoio Meridionale dell’Idrogeno”, detto SoutH2, con l’obiettivo di riconvertire il 70% dei gasdotti che dall’Algeria e Tunisia portano il gas in Sicilia in corridoi per importare idrogeno dall'Africa. Le due principali aziende italiane dell’energia, Eni e Snam, in collaborazione con quelle tedesche e austriache, hanno già acquistato le infrastrutture in questione e che attualmente trasportano gas: l’obiettivo è riconvertirne il 70%, trasformandole in idrogenodotti di 3.300 chilometri, che collegherebbero Nord Africa, Italia, Austria e Germania. L’idrogeno (H2) verde è strategico nella transizione energetica, in quanto combustibile che non inquina (non rilascia infatti CO2), ma deve a sua volta essere prodotto in maniera “pulita” con l’utilizzo di fonti rinnovabili dal Sole e vento, di cui l’Africa è ricca per predisposizione geografica. L’alta densità calorica delle molecole di idrogeno, e la possibilità di immagazzinarle senza problemi di intermittenza, permetterebbero di rendere verdi industrie pesanti di settori detti “Hard to abate”, come il metallurgico e chimico, e non è un caso che il SoutH2 passerà per Taranto, laddove l’ILVA produce circa 3 milioni di tonnellate di acciaio annue.Nell’ambito del Piano RepowerEu, la Commissione europea ha posto come obiettivo per il 2030 che almeno 20 milioni di tonnellate di idrogeno fluiscano nelle reti Ue: il SoutH2, detto corridoio A, conta di coprirne più del 20%. Il resto verrà apportato da altri 4 corridoi a idrogeno, ovvero uno per la Spagna (corridoio B), uno per il Mare del Nord (corridoio C), uno da Nord e Baltico (D), ed infine l’ultimo da Est Europa e Balcani (E). Il nome dell’intera infrastruttura sarà “European Hydrogen Backbone (EHB)”, composta dai corridoi per i rifornimenti, e dalle “Hydrogen Valley”, di cui 52 solo in Italia, come hub industriali dell’idrogeno: in tutto questo, il SoutH2 si prefigura come il tassello principale di una rivoluzione energetica di cui l’Italia sarebbe il perno di un asse sud-nord. (ICE BRUXELLES)
Fonte notizia: https://www.today.it/economia/inizia-era-idrogeno-accordo-italia-austria-germania.html