Francia
CACAO: IL CALO DEI PREZZI POTREBBE ESSERE SOLO TEMPORANEO
Dopo essere saliti del 180% da gennaio a oltre 12.000 dollari, i prezzi del cacao rimangono estremamente volatili. Segno del nervosismo degli operatori del mercato, sono ormai all’ordine del giorno sessioni con balzi o ribassi del 10%. In due giorni i prezzi hanno perso quasi il 30%. Attualmente, con un valore di 7.000 dollari, si registra un netto calo rispetto al suo ultimo picco, che si spiega innanzitutto con il ritiro di una parte dei fondi d’investimento sui mercati a termine di Londra e New York. A causa del costo sempre crescente di apertura delle posizioni, gli investitori hanno preferito incassare i propri profitti e abbandonare il mercato. Ciò ha contribuito a ridurre la liquidità e, a sua volta, a rafforzare la volatilità. Anche gli acquirenti effettivi di cacao – commercianti e multinazionali del cioccolato – hanno allentato le transazioni nelle ultime settimane. Per tutte le merci, devono proteggersi dai mercati dei futures, operazioni che sono diventate troppo costose. Inoltre, visto il calo dei prezzi, nessuno si è affrettato a portare a termine le trattative, preferendo aspettare che i prezzi scendano ulteriormente. Infine, le condizioni meteorologiche sono leggermente migliorate ultimamente in Costa d’Avorio e Ghana, che da sole producono quasi il 60% del cacao mondiale. Le prospettive di un raccolto un po’ meno catastrofico del previsto hanno rilassato i mercati. Un mix di pioggia e sole nelle principali regioni produttrici dell’Africa ha permesso agli alberi di cacao di fiorire. Ma questo calo potrebbe essere solo temporaneo, dichiara il manager francese Pierre Andurand, il cui hedge fund è specializzato in materie prime. Secondo quest’ultimo, che ha preso posizione sull’oro bruno all’inizio di marzo, i prezzi potrebbero salire alle stelle fino a 20.000 dollari la tonnellata quest’anno o il prossimo a causa di un allarmante calo delle scorte globali. “Siamo in una situazione in cui rischiamo di rimanere completamente a corto di scorte”, ha avvertito il finanziere. Il manager di punta stima che quest’anno il deficit del cacao sarà più vicino al 17% che all’11% come previsto dal consenso del mercato. E la tendenza non è destinata ad invertirsi a causa dell’inerzia legata a questa coltura: sottoinvestimenti cronici, invecchiamento delle piantagioni, prezzi alla produzione troppo bassi per i produttori. Di conseguenza, il rapporto tra scorte e domanda legata alla macinazione potrebbe essere ridotto al 21%. In genere, il rapporto è compreso tra il 35% e il 40%. (ICE PARIGI)
Fonte notizia: CD/MC - LES ECHOS 15/06/2024