La storica fabbrica Poulain situata a Villebarou, vicino a Blois, nel dipartimento del Loir-et-Cher, che produce cioccolato in polvere e tavolette, è a rischio di chiusura. Il dossier è all’ordine del giorno del Comitato straordinario economico e sociale (Cse). Sono interessati 109 posti di lavoro.  La notizia, rivelata da “La Nouvelle République”, ha suscitato scalpore in quella zona, dove centosettanta anni fa ebbe inizio la storia di Poulain. Per giustificare questo progetto di chiusura, la società cita il fallimento degli “sforzi compiuti per trovare una soluzione industriale atta a perpetuare l’attività del sito”. A lungo appartenente a Mondelez, il marchio Poulain è stato acquistato nel 2017 da Eurazeo, la società di investimenti e riunito con Malabar, Krema, Vichy e Rochers Suchard, sotto il nome Carambar & Co. Eurazeo si era impegnata a investire 35 milioni nell’ammodernamento di tutte queste fabbriche e nella delocalizzazione della produzione. Nel 2018, l’azienda ha rimpatriato una linea di produzione dalla Polonia a Strasburgo al sito di Suchard, per produrre i cioccolatini inglesi di Terry. Complessivamente il gruppo Carambar & Co realizza un fatturato stimato oggi in 400 milioni di euro, di cui il 60% nel dolciario e il 40% nel cioccolato. Tuttavia, la sua redditività si è erosa, a fronte della forte concorrenza in questo settore, con giganti come Nestlé, Milka, Côte d’Or e Lindt per la parte del cioccolato, e Haribo per quella delle caramelle. Il gruppo deve anche far fronte all’aumento dei costi in termini di energia e zucchero. Secondo i professionisti, l’anno scorso il prezzo delle tavolette di cioccolato, di cui i francesi sono grandi consumatori, è aumentato di circa il 10%. Nel primo trimestre del 2024 è nuovamente aumentato dal 15% al ​​25%, questa volta a causa dell’impennata del prezzo del cacao. A Blois, la direzione ha assicurato la sua “determinazione ad accompagnare ciascuno dei 109 dipendenti interessati verso un nuovo lavoro”. (ICE PARIGI)

Fonte notizia: CD/MC - LES ECHOS 21/06/2024