Le ostriche Marennes Oléron non saranno più vendute durante i tre mesi estivi in Francia. E questo dal mese di giugno fino a settembre. La causa è il cambiamento climatico, che non ne consente più la raffinazione nei bacini di acqua di mare. Una decisione radicale che riguarda le 200 aziende di ostricoltura che utilizzano questa denominazione, sulle 400 del bacino della Charentais. Tale passaggio attraverso antiche saline è una delle specificità di questa indicazione geografica protetta (IGP). Dopo essere state allevate in mare aperto per due o tre anni, queste ostriche vengono collocate per un periodo compreso tra 14 e 28 giorni in quelle che vengono chiamate chiare. Un passo essenziale che permette, secondo Laurent Chiron, presidente del Marennes Oléron Oyster Quality Group, di ridurne la salinità e di affinarne il gusto, quindi meno iodato.   "Con il riscaldamento della temperatura dell'acqua nelle acque limpide, che può salire fino a 27 gradi, tra giugno e agosto, le nostre ostriche perdono la loro firma", lamenta l'ostricoltore. “Man mano che l'acqua evapora, diventano troppo salate”. Per le imprese, secondo l'organizzazione professionale, questa interruzione non metterà a repentaglio l'attività. La Charente-Maritime, con Marennes Oléron, è il più grande bacino di ostriche francese, con una produzione di oltre 40.000 tonnellate di ostriche all'anno. Le ostriche IGP rappresentano il 42,5% di questo volume (circa 17.000 tonnellate all'anno). (ICE PARIGI)

Fonte notizia: CD/MC - LES ECHOS 22/06/2024