Dall'inizio del conflitto in ottobre, il Ministero della Difesa israeliano ha speso 30 miliardi di shekel (17,5 mld di euro, ndr), in appalti locali, secondo le informazioni del Dipartimento di Produzione e Approvvigionamento (DOPP) del Ministero della Difesa. Più della metà di questo importo è stato speso in equipaggiamenti di difesa, munizioni e armi. L'approvvigionamento è stato istruito dal direttore generale del Ministero della Difesa, generale (ris.) Eyal Zamir, cercando di fare affidamento, nella maggior parte dei casi, su articoli di fabbricazione israeliana. Questo importo rappresenta il normale approvvigionamento annuale da parte del DOPP. I dati riflettono le conseguenze significative del reclutamento di circa 300.000 riservisti, a seguito del quale il 28,7% degli appalti israeliani durante la guerra (8,61 miliardi di shekel) è stato destinato ad articoli "vari": una vasta gamma di prodotti che comprende, ad esempio, abbigliamento, tende, attrezzature ricettive, prodotti chimici e altri servizi presenti sul mercato. Questa voce rappresenta la seconda categoria in termini di valore dopo l'acquisto di attrezzature di difesa, munizioni e armi che ammonta a 16,4 miliardi di shekel.  (ICE TEL AVIV)

Fonte notizia: Globes