News dalla rete ITA

2 Settembre 2024

Francia

IN NUOVA-CALEDONIA, CHIUDE LO STABILIMENTO SIDERURGICO KNS

Venerdì 31 agosto è iniziata la procedura di spegnimento dei forni per la lavorazione del nichel dello stabilimento Koniambo Nickel Solutions (KNS), nel Nord della Nuova-Caledonia (Collettività d’Oltremare francese sui generis dell’Oceano Pacifico sudoccidentale), dopo sei mesi di inattività “a caldo” durante i quali Glencore, società svizzera che possiede il 49% dello stabilimento e SMSP (Société Minière du sud Pacifique) azionario pubblico al 51%, hanno provato a trovare un nuovo acquirente. KNS diventa quindi la prima vittima della crisi mondiale del nichel che perdura da oltre un anno. La totalità dei 1200 dipendenti, esclusi, in una prima fase, quelli occupati nelle operazioni di messa in sicurezza e spegnimento dei forni, e oltre 1000 lavoratori dell’indotto sono stati licenziati. La crisi dell’azienda si inserisce nel già difficile contesto di tensioni sociali scoppiate negli ultimi mesi sull’isola. KNS era nata a seguito degli accordi di Bercy del 1997 tra la Francia e la Nuova-Caledonia e aveva come obiettivo di industrializzare il nord dell’isola, tradizionalmente più povero, e di creare un’azienda siderurgica che permettesse la trasformazione in loco delle ingenti risorse minerarie dell’isola. L’azienda, dotata di tecnologie all’avanguardia, non è però mai stata sostenibile da un punto di vista economico e ha accumulato oltre 13 miliardi di dollari di debiti. Glencore, dopo oltre 4 miliardi di dollari investiti dal 2013, aveva annunciato in febbraio la volontà di disimpegnarsi. Il fallimento del Piano per il Nichel proposto dal governo, a causa di divergenze con gli indipendisti sulla possibilità di esportare minerale non trasformato, ha complicato le prospettive di vendita dello stabilimento. Lo spegnimento dei forni rende ancora più improbabile la futura riapertura dell’impianto. La crisi del nichel, causata dalla vertiginosa ascesa dell’Indonesia e della Cina nel mercato e dal calo delle vendite di auto elettriche, ha toccato anche le altre due aziende presenti sull’isola: Société le Nickel, filiale del gruppo Eramet, e Prony Resources, specializzata nella produzione di batterie. Il nichel costituisce ad oggi il 90% delle esportazioni neocaledoniane e la sua filiera garantisce oltre il 20% dell’occupazione; la chiusura della KNS avrà sicuramente delle ripercussioni sui già fragili equilibri della Nuova Caledonia. (ICE PARIGI)


Fonte notizia: PC - Usine Nouvelle 31.8.2024