News dalla rete ITA

16 Settembre 2024

Israele

L'INFLAZIONE ISRAELIANA AUMENTA PIÙ DEL PREVISTO

L'inflazione israeliana ad agosto ha accelerato a un ritmo molto più veloce del previsto, guidata da un aumento dei costi dei prodotti freschi e dei prezzi delle case, insieme a costi di viaggio all'estero più elevati, come dimostrano i dati pubblicati oggi dall'Ufficio Centrale di Statistica. L'inflazione annuale, calcolata sugli ultimi 12 mesi, si e' attestata al 3,6%, il livello più alto da ottobre 2023. Il tasso è aumentato dal 3,2% di luglio e dal 2,9% di giugno, ed è per il secondo mese al di sopra dell'intervallo obiettivo annuale del Governo e della Banca Centrale dell'1% al 3%. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo (CPI), una misura dell'inflazione che traccia il costo medio dei beni per la casa, è aumentato dello 0,9% ad agosto, al di sopra dell'intervallo medio delle aspettative degli analisti tra lo 0,5% e lo 0,6%. Yonnie Fanning, capo stratega della Mizrahi Tefahot Bank, ha descritto l'indice CPI come "insolitamente alto, da un punto di vista storico, che spinge l'inflazione ben al di sopra dell'intervallo target della Banca d'Israele". "Gli effetti della guerra sull'economia in generale e sull'indice CPI in particolare continuano a essere evidenti", ha affermato Fanning. "Si prevede che i prezzi dei voli, che sono aumentati notevolmente questo mese, continueranno a influenzare almeno i prossimi indici". Ad agosto, si sono visti aumenti di prezzo nei costi delle verdure fresche, che sono balzati del 13,2%, guidati da un aumento del 37,3% nel prezzo dei pomodori. I costi di trasporto sono aumentati del 2,8%, gli alloggi sono aumentati dello 0,6% e la cultura e l'intrattenimento sono aumentati dello 0,5%, secondo l'Ufficio di Statistica. Poiché molte compagnie aeree hanno smesso di volare da e per Israele a causa della situazione di sicurezza, il costo dei viaggi all'estero ad agosto è aumentato del 22,1%. Gli aumenti dei prezzi del mese scorso sono stati compensati da cali dell'1,1% nel costo di abbigliamento e calzature e da un calo del 5,9% nei prodotti petroliferi raffinati. Fanning prevede che il tasso di inflazione rimarrà ben al di sopra della soglia del 3% nei prossimi mesi alla luce della carenza di lavoratori palestinesi nei settori dell'edilizia e dell'agricoltura a causa della guerra in corso con Hamas e dell'aumento previsto dell'aliquota dell'imposta sul valore aggiunto a gennaio. Nel mercato immobiliare, gli affitti per il rinnovo dei contratti sono aumentati del 2,6% il mese scorso e gli affitti sui contratti per i nuovi inquilini sono aumentati del 5,3%. (ICE TEL AVIV)


Fonte notizia: The Times of Israel