Mauritania
MAURITANIA: VIA LIBERA PER LA PRIMA MINIERA DI URANIO
In Mauritania, l’Autorità nazionale per la radioprotezione e la sicurezza nucleare (Arsn) ha rilasciato ala compagnia australiana Aura Energy l’autorizzazione a produrre concentrato di ossido di uranio. Secondo un comunicato stampa diffuso dalla società australiana, si tratta dell’ultimo documento necessario per avviare la costruzione e la gestione del progetto battezzato Tiris. Oltre all’autorizzazione appena rilasciata, il governo ha creato un comitato interministeriale incaricato di facilitare e sostenere lo sviluppo di Tiris e dell’industria mineraria dell’uranio nel Paese, guidato dall’Arsn.Con una produzione annua di 2 milioni di sterline in 17 anni, Tiris può diventare la prima miniera di uranio della Mauritania entro il 2026, e il Paese diventare il secondo produttore di uranio dell’Africa occidentale, dopo il Niger, sottolinea l’agenzia Ecofin.La società sta attualmente lavorando per mobilitare i fondi necessari per la costruzione della miniera, un investimento iniziale stimato in 230 milioni di dollari, secondo uno studio del 2024. La miniera entrerà in funzione in un contesto di crescente domanda globale di uranio, stimolato dal rinnovato interesse per l’energia nucleare in tutto il mondo.Secondo le convenzioni minerarie valide per 30 anni e firmate nel 2023, lo Stato ha diritto ad una partecipazione in Tiris fino al 20%, una royalty mineraria del 3,5% sul valore della produzione, nonché un’aliquota fiscale del 25%.Attualmente il settore minerario mauritano è trainato dallo sfruttamento del minerale di ferro e dell’oro. (ICE CASABLANCA)
Fonte notizia: infoafrica