Senegal
MALI: ORO, GOVERNO RINNOVA PERMESSO A COMPAGNIA USA
11 Ottobre 2024Bamako – Il consiglio dei ministri del Mali, riunitosi ieri sera, ha rinnovato il permesso di esercizio alla società americana Gold research and exploitation company, trasferito alla sussidiaria della stessa, Gold exploitation. Il permesso di estrazione (che riguarda oro, argento, platino e sostanze affini) è stato concesso nel 1994 ed era scaduto ad agosto.Questo rinnovo fa notizia perché il governo del Mali ha avviato, mesi fa, riforme importanti nel settore minerario, con diversi cambiamenti al Codice minerario maliano, che hanno portato a una revisione di tutti gli accordi minerari nella fase di sfruttamento per una migliore condivisione dei proventi minerari. Lo sorso agosto, il ministero delle Miniere del Mali aveva fatto sapere che un audit sul settore minerario aveva rivelato che al governo mancavano tra i 300 e i 600 miliardi di franchi Cfa e che lo Stato intendeva recuperare questi soldi dalle aziende.La giunta militare sta adottando verso il settore minerario, in particolare verso le compagnie straniere che operano nel Paese, un mix tra politica riformatrice e coercizione giudiziaria, con arresti del personale locale e la minaccia di revocare le licenze minerarie, ma l’obiettivo appare chiaro: cercare di spremere più denaro dalle aziende minerarie che operano in loco, principalmente compagnie occidentali. Il 21 settembre Alousseni Sanou, ministro delle Attività minerarie e dell’economia del Mali, ha dichiarato che B2gold, Allied Gold e Robex avevano firmato nuovi contratti, che apporteranno allo Stato ulteriori 245 miliardi di franchi Cfa all’anno. L’obiettivo è sempre lo stesso: fare cassa convogliando una quota maggiore di entrate nelle casse dello Stato. Il nuovo codice minerario cerca anche di tagliare le agevolazioni fiscali e aumentare il numero di maliani in ruoli dirigenziali. Questo, mentre va in scena un vero e proprio braccio di ferro tra lo Stato maliano e la canadese Barrick gold, alla quale l’agenzia delle entrate maliana chiede mezzo miliardo di dollari circa relativi a tasse e dividendi in sospeso, applicati retroattivamente dopo la riforma del codice minerario. (ICE DAKAR)
Fonte notizia: Infoafrica