Giappone
IL GIAPPONE ALLENTA LE RESTRIZIONI SUL COFINANZIAMENTO DA PARTE DI BANCHE ESTERE
Il Giappone consentirà alle banche straniere senza filiali nel Paese di partecipare a prestiti sindacati che utilizzano valute estere, con l'obiettivo di aiutare le imprese ad accedere ai capitali per investire all'estero.Attualmente la legge giapponese richiede che gli istituti di credito esteri abbiano una licenza bancaria giapponese, o un ufficio fisico o del personale nel Paese, per poter emettere prestiti. L'Agenzia per i servizi finanziari intende rivedere le regole per i prestiti sindacati sulla base della discussione di un gruppo di esperti che si riunirà il 24 ottobre.Negli ultimi anni, l'aumento dei tassi d'interesse all'estero e il forte deprezzamento dello Yen hanno aumentato il costo dei prestiti in altre valute e reso il cofinanziamento dei prestiti in valuta estera meno redditizio per le banche giapponesi. La partecipazione di banche estere che possono raccogliere capitali nella loro valuta locale a condizioni più favorevoli potrebbe rendere più agevole per le imprese giapponesi l'assunzione di prestiti su larga scala.Con l'aumento degli investimenti all'estero da parte delle imprese giapponesi, i prestiti sindacati in valute diverse dallo Yen sono in aumento, sia in termini di numero che di valore. Lo scorso anno fiscale le banche hanno emesso 1,9 trilioni di Yen (12,6 miliardi di Dollari) in prestiti di questo tipo, il massimo dall'anno fiscale 2016. (ICE TOKYO)
Fonte notizia: Nikkei Asia