Francia
IL BASSO TASSO DI UTILIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI CHIMICI PREOCCUPA LA FRANCIA
France Chimie, associazione delle industrie chimiche francesi, è preoccupata per l’avvenire del settore nel paese. Da due anni il tasso di utilizzazione degli impianti chimici sul territorio francese è sotto la soglia del 75% rispetto alla capacità potenziale. La produzione è stagnante e le previsioni non sono incoraggianti. France Chimie allerta sul rischio di perdere 15.000 impieghi entro il 2027, sui 200.000 totali del settore. Secondo la direttrice di France Chimie, Magali Smets, un tasso di utilizzazione degli impianti inferiore all’80% non permette la redditività delle aziende e costringe l’industria a ridurre gli investimenti sempre più necessari. Ad oggi il 30% delle aziende chimiche francesi è addirittura sotto la soglia del 70%. Non tutti i settori sono in difficoltà, la cosmetica ha fatto infatti segnare un +15% dal 2021, ma le specialità chimiche sono scese del 4% nell’ultimo anno, la chimica di base è crollata e il settore petrolchimico ha ceduto 17 punti percentuali in due anni. Il 2024 è stato contrassegnato dalla chiusura di uno stabilimento Solvay e del petrolchimico Exxon-Mobil di Notre-Dame-de Grevanchon. Sommando i piani sociali per la salvaguardia degli impieghi annunciati si arriva a oltre 1.000 posti di lavoro persi nel settore da inizio anno. Le cause della crisi sono da indentificarsi nella crisi delle aziende clienti della chimica, nel costo dell’energia e nella concorrenza internazionale che interessa tutta la chimica europea. Oltre alla concorrenza egiziana e statunitense nel settore del PVC, grazie a costi energetici più bassi, France Chimie teme l’avanzata della Cina che ha moltiplicato gli investimenti nel settore fino a 504 miliardi di euro dal 2018 al 2022, contro i 130 miliardi investiti dall’Unione Europea nello stesso periodo. La concorrenza cinese è stata all’origine dello smantellamento dell’azienda Metabolic Explorer in luglio. Su 132 dossier anti-dumping aperti in Commissione europea, 30 riguardano la chimica. France Chimie reclama misure urgenti per salvare il settore come il calmieramento del prezzo dell’energia, non ancora definito per il 2025, la semplificazione della regolamentazione e il sostegno agli investimenti per la decarbonazione degli impianti. (ICE PARIGI)
Fonte notizia: PC – Usine Nouvelle 21.10.2024