Francia
RIFORNIRE AIRBUS O LE COMPAGNIE AEREE: IL DILEMMA DI SAFRAN
Il costruttore di motori per aerei Safran ha dovuto rivedere al ribasso, per il terzo trimestre di fila, le previsioni di consegna di motori per aerei LEAP, costruiti assieme a General Electric. Il costruttore francese prevede ormai di consegnare nel 2024 il 10% di motori in meno rispetto al 2023, quando furono consegnati 1570 motori LEAP. Le previsioni di inizio anno indicavano invece un aumento della produzione del 25%. Dall’inizio dell’anno i due costruttori sono riusciti a consegnare soltanto 1029 motori, ovvero il 12% in meno rispetto allo stesso periodo del 2023. Le difficoltà continueranno anche nel 2025 a causa dei ritardi accumulati e dei problemi con alcuni sub-fornitori che impediscono al costruttore di tornare ai livelli produttivi pre-covid. I ritardi frenano le consegne di Airbus che probabilmente non riuscirà a rispettare il programma di consegne stabilito per il suo A320 mentre impatterà meno Boeing, in quanto il costruttore americano è già alle prese con una crisi senza precedenti e gli impianti francesi sono paralizzati da oltre un mese dagli scioperi. Airbus deve affrontare anche le problematiche con l’altro fornitore di motori per l’A320: il 40% dei velivoli sono infatti equipaggiati con motori Pratt&Whitney, il cui malfunzionamento ha costretto diverse compagnie, tra cui WizzAir, Indigo e Air France a lasciare diversi aerei a terra. Paradossalmente queste difficoltà nelle consegne dei nuovi motori hanno avuto un impatto positivo sui conti di Safran che ha visto aumentare il proprio fatturato del 14% nell’ultimo trimestre, a quota 6,63 miliardi di euro, e del 17.4% dall’inizio dell’anno. Questo perché i maggiori benefici per Safran derivano dalle attività post-vendita e di manutenzione. L’impossibilità di nuove consegne ha fatto aumentare le richieste di manutenzione per motori sempre più vecchi e sollecitati, in particolare per le compagnie operanti dai paesi del Golfo, per i quali i tempi di revisione dei motori sono più corti a causa delle maggiori sollecitazioni dovute al caldo. Il gruppo Safran spera di risolvere i problemi che hanno causato il rallentamento delle produzione di turbine a alta pressione entro la fine dell’anno. (ICE PARIGI)
Fonte notizia: PC – Les Echos 25.10.2024