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29 Novembre 2024

Francia

DIOR CREA UNA DIVISIONE INDUSTRIALE GUIDATA DA GIORGIO STRIANO

Con la filiera produttiva che è diventata strategica per il settore del lusso, Dior crea un dipartimento industriale. L'obiettivo è “rafforzare la capacità produttiva complessiva a lungo termine della maison e garantire la continuità nel tempo del suo eccezionale know-how”, annuncia Christian Dior Couture in un comunicato. Per guidare questa nuova unità, il marchio di punta del gruppo del lusso LVMH ha prelevato Giorgio Striano da EssilorLuxottica, azienda di cui era il direttore delle operazioni. Nominato Chief Industrial Officer dal 2 gennaio 2025, l'italiano entra a far parte del comitato esecutivo del marchio francese. Da Milano, città in cui sarà basato, Striano supervisionerà tutte le attività industriali della maison, riportando direttamente alla PDG Delphine Arnault, precisa la griffe transalpina.  Giorgio Striano può vantare un’ampia esperienza industriale internazionale nel campo della produzione di alta qualità. Il manager italiano ha iniziato la carriera in Procter & Gamble, poi ha lavorato per il gruppo industriale milanese Manuli Rubber, prima di entrare nel colosso italo-francese dell'occhialeria EssilorLuxottica, dove ha trascorso gran parte della sua carriera gestendo grandi operazioni industriali, in particolare in Asia e negli Stati Uniti. Promosso a direttore delle operazioni del gruppo nel 2021, Striano ha supervisionato numerosi team e siti produttivi in ​​tutto il mondo. Questa riorganizzazione industriale con un management forte arriva dopo che l'entità Dior Italia è stata presa di mira quest'estate, insieme al gruppo Giorgio Armani, da un'indagine dell'autorità italiana garante della concorrenza che sospettava che i due gruppi avessero poco monitorato le condizioni di lavoro dei propri subfornitori. Il marchio Dior, in particolare, era stato informato dalle autorità italiane della scoperta di pratiche illegali presso due dei suoi fornitori responsabili dell'assemblaggio parziale di elementi di prodotti di pelletteria da uomo.  All'epoca, la casa francese di moda e lusso aveva condannato con fermezza queste pratiche, interrompendo i rapporti con quei due fornitori, impegnandosi a “continuare l'evoluzione della sua produzione artigianale – in particolare l'integrazione della produzione nei propri laboratori”. (ICE PARIGI)


Fonte notizia: FashionNetwork Italia 28/11/2024