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17 Dicembre 2024

Svizzera

ADDIO ALLA SVIZZERA

Si allarga il numero di ricchi italiani che sta pensando di far rientrare i propri patrimoni in Italia e più in generale di chi torna a riconsiderare il Belpaese come luogo dei suoi principali interessi. È un trend iniziato da tempo in particolare tra quegli eredi di famiglie imprenditoriali italiane che negli anni 80 e 90 avevano trasferito molte delle loro ricchezze a Lugano, affidando spesso la gestione dei propri averi a private bank svizzere.Secondo la classifica stilata dal magazine Bilan ammonterebbe a cira 80 miliardi di euro la ricchezza di nuclei riconducibili a famiglie italiane che hanno anche imprese basate in Svizzera. Alla base c’è un cambio culturale perché la Svizzera non è più quella di un tempo: reputazione finanziaria in calo anche per i numerosi scandali che hanno coinvolto primarie istituzioni (da Ubs a Credit Suisse da Julius Baer a Lombard Odier), servizi, prezzi e risultati nella gestione finanziaria non così dissimili da quello che si può trovare oggi in Italia, in particolare quando il cliente ha certe dimensioni con l’aggravio, per chi risiede già in Italia, di una gestione decisamente più complessa rispetto all’avere il proprio banker vicino casa.C’è poi il continuo e inesorabile indebolimento dei vantaggi competitivi della piazza finanziaria ticinese nei confronti del sistema Italia, che ha visto il suo apice con l’introduzione, nel 2017, dello scambio automatico di informazioni a fini fiscali. Non è un caso che a guardare i dati sui risparmi riferiti alle persone fisiche in Ticino quelli del 2023 rispetto al 2018 sono decisamente ridotti. C’è poi il grande capitolo fiscale.A favorire il rientro di chi è ancora lì ci sono gli sgravi varati dal Governo (Reshoring), vale a dire sei anni di imponibile Ires e Irap dimezzato per imprese e società che trasferiscono le loro attività economiche in Italia da Paesi extra-Ue. Senza trascurare il regime Residenti neo domiciliati in Italia (24-bis Tuir) sui redditi prodotti all’estero. «Vantaggi importanti ci sono poi per chi non solo decide di rientrare in Italia ma vi produce reddito- sottolinea Giampiero Gugliotta, partner di Ctl Advisory - da anni esiste il regime Impatriati per incentivare il trasferimento in Italia di lavoratori e professionisti qualificati. Dopo le ultime modifiche chi ha una casa di proprietà e un figlio a carico può contare su esenzione del reddito imponibile del 60% ma se ci si trasferisce prima del 31 dicembre del 2024 può invocare la Granfather rule, ovvero un regime ancora più favorevole in particolare per chi decide di risiede al sud. C’è poi il regime favorevole per le persone fisiche titolari di redditi da pensione erogati da soggetti esteri che trasferiscono la residenza fiscale in Italia».«C’è soprattutto un’inversione culturale a tutto tondo favorita da un ecosistema che in questo momento premia l’Italia - gli fa eco Luigi Belluzzo, fondatore di Belluzzo International Partners - non solo da un punto di vista fiscale. Si pensi ad esempio alla riforma del Tuf che nell’ambito regolamentare sugli aspetti extra fiscali importa strumenti tipici del mondo anglosassone nell’ordinamento italiano contribuendo a rendere il nostro paese sempre più inserito in un contesto internazionale e comunque introducendo qualcosa che prima non c’era. I nuovi eredi sono lontani da quell’atteggiamento che avevano i padri verso un fisco nemico. Sono più freddi nei confronti del denaro e hanno interessi allargati al mondo della filantropia. Tutto questo 10/15 anni fa non c’era. C’è poi un tema successorio da valutare soprattutto per le famiglie cross border. Basti vedere come a Londra i cambi normativi stanno portando molti a valutare di non rimanere e la leva lì non è certo la qualità della vita, notoriamente molto alta ma le nuove regole sulla successione».Parlando di successione ad allontanare dalla Svizzera è arrivata nell’aprile scorso la proposta dei giovani socialisti elvetici che prevede in caso di successioni che la metà dei beni oltre i 50 milioni di franchi vada alla Confederazione. «Il solo annuncio – conclude Belluzzo –non solo ha spaventato chi vi risiede che sta meditando di lasciare il Paese ma anche quelli in procinto di uscire da Uk a questo punto valutano solo l’alternativa se trasferirsi in Italia o Montecarlo». (ICE BERNA)


Fonte notizia: IL SOLE 24 ORE