Svizzera
COSA CI ASPETTA NEL 2025: PROSPETTIVE PER L’ECONOMIA SVIZZERA
Il 2025 si prospetta come un anno cruciale per l’economia svizzera, che continua a mostrare resilienza nonostante le sfide globali. Il PIL dovrebbe crescere dell’1,5%, un leggero miglioramento rispetto al 2024, ma ancora sotto il suo potenziale. La Banca nazionale svizzera (BNS) sta adottando misure per bilanciare il controllo dell’inflazione e il sostegno alla crescita, mantenendo bassi i tassi di interesse, attualmente allo 0,5%. Nel frattempo, un mercato del lavoro solido e aumenti salariali superiori all’inflazione contribuiranno a rafforzare il potere d’acquisto delle famiglie.Ma quali sfide e opportunità attendono i principali settori economici del Paese?Le grandi multinazionali Roche e Novartis si preparano al 2025 con ottimismo, puntando su innovazioni come i farmaci per la perdita di peso, un mercato in rapida espansione. Tuttavia, queste prospettive sono offuscate da fattori globali. Negli Stati Uniti, un possibile ritorno di Donald Trump potrebbe portare a cambiamenti significativi nei prezzi dei farmaci, mentre in Svizzera le aziende dovranno affrontare un contesto sempre più regolamentato e costi sanitari crescenti. Inoltre, le tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina potrebbero danneggiare le catene di approvvigionamento globali, fondamentali per il settore biotecnologico svizzero.Dopo un periodo di aumenti vertiginosi dei prezzi, il settore alimentare cerca stabilità. Nestlé, con il suo nuovo CEO Laurent Freixe, sta affrontando un calo delle vendite e punta a ridurre i costi di 2,5 miliardi di franchi entro il 2027. Tuttavia, i consumatori dovranno prepararsi a pagare di più per prodotti iconici come il cioccolato, poiché i costi record del cacao non saranno completamente assorbiti dalle aziende. Il rischio è che i produttori svizzeri perdano quote di mercato a favore di concorrenti più economici.Finanza: una ripresa con ombreIl settore finanziario sta mostrando segnali di ripresa dopo il crollo di Credit Suisse, grazie anche al rilancio del mercato azionario. Tuttavia, il 2025 potrebbe portare nuove sfide. Un rapporto parlamentare sul collasso di Credit Suisse potrebbe tradursi in ulteriori regolamentazioni per il settore bancario. Inoltre, il tema del riciclaggio di denaro continua a sollevare preoccupazioni, come dimostrano le accuse mosse alla banca Lombard Odier. La finanza sostenibile rappresenta un’altra area di pressione, con il settore sotto esame da parte di organizzazioni non governative.Orologeria: fine del boomDopo anni di forte crescita post-Covid, l’industria orologiera svizzera ha subito un rallentamento, con un calo delle esportazioni del 3% nel 2024. La domanda in mercati chiave come Cina e Hong Kong è in declino, e non si prevedono miglioramenti significativi per il 2025. I marchi di lusso con forti legami emotivi con i clienti continueranno a performare bene, ma per gli altri il futuro appare incerto.Il settore metalmeccanico svizzero (MEM) ha registrato una contrazione delle vendite per il secondo anno consecutivo. La debole domanda dell’UE, in particolare dalla Germania, è una delle principali cause di questa flessione. Nel 2025, una stabilizzazione è possibile, ma una ripresa appare improbabile, soprattutto se le tensioni commerciali globali dovessero intensificarsi.Il turismo svizzero ha vissuto un 2024 eccezionale, con pernottamenti in aumento del 14%. Per il 2025, si prevede una crescita più lenta, con un incremento dello 0,8% durante l’inverno. Gli arrivi dagli Stati Uniti continueranno a beneficiare del dollaro forte, ma l’incertezza rimane per quanto riguarda il mercato cinese, ancora lontano dai livelli pre-Covid. Il turismo locale resta centrale, ma potrebbe calare leggermente a favore di viaggi internazionali.Il 2025 sarà un anno di transizione per l’economia svizzera. Mentre alcuni settori, come il turismo e la farmaceutica, mostrano segnali di resilienza e innovazione, altri, come l’orologeria e l’industria metalmeccanica, affrontano difficoltà significative. La capacità della Svizzera di navigare tra le sfide globali e di mantenere la sua competitività dipenderà in gran parte dalle scelte politiche, economiche e industriali che verranno adottate nei prossimi mesi. (ICE BERNA)
Fonte notizia: SWI - swissinfo.ch