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6 Gennaio 2025

Israele

LE COMPAGNIE AEREE NON TORNERANNO IN ISRAELE nonostante l'imminente modifica della normativa

Dopo nove mesi e cinque sessioni sulla questione, la scorsa settimana la Commissione Affari economici della Knesset ha votato a favore di un emendamento alla Legge sui servizi aeronautici, che protegge i diritti dei viaggiatori in caso di ritardo o cancellazione di un volo. L'emendamento semplifica i termini di risarcimento che le compagnie aeree devono fornire ai passeggeri i cui voli vengono cancellati. I vettori internazionali avevano chiesto il cambiamento a causa della frequente necessità di cancellare i voli durante la guerra e dell'elevato costo da esse sostenuto per fornire ai passeggeri voli alternativi. Nonostante il segnale positivo, finora c'è stata una risposta tiepida delle compagnie straniere e fonti del settore dell'aviazione affermano che, al momento, non si registrano novità in vista della ripresa dei servizi per Israele. Allo stesso tempo, il ritmo degli eventi in Israele, in particolare gli attacchi missilistici dallo Yemen, crea una nuova sfida per le compagnie aeree: nei giorni scorsi, infatti, un aereo della compagnia aerea greca Aegean ha dovuto fare scalo a Larnaca durante il suo viaggio verso Israele a causa delle sirene che avvisavano di un missile in arrivo. In ogni caso, le compagnie aeree straniere non si stanno affrettando a tornare, nonostante il fatto che molte di loro abbiano dichiarato che l'emendamento alla legge era la loro condizione per farlo. Prima della guerra, circa 90 vettori internazionali operavano all'aeroporto Ben Gurion; attualmente ce ne sono solo 26. Non è ancora stata fissata una data per il voto finale sull'emendamento alla legge sui servizi aeronautici nel plenum della Knesset (Parlamento israeliano, ndr), ma, in ogni caso, se l'emendamento porterà o meno al ritorno di tutte le compagnie aeree straniere dipenderà dalla situazione della sicurezza. (ICE TEL AVIV)


Fonte notizia: Globes