L'industria informatica israeliana ha sfidato le probabilità nel 2024, attirando 4 miliardi di dollari di investimenti, più del doppio di quelli dell'anno precedente, mentre il Paese si confrontava con una guerra su più fronti. Le aziende locali di sicurezza informatica nel 2024 hanno raccolto 4 miliardi di dollari in 89 round di finanziamento, rispetto agli 1,89 miliardi di dollari raccolti nel 2023 attraverso 71 accordi di finanziamento, secondo un rapporto della società di capitale di rischio statunitense-israeliana, YL Ventures, specializzata in investimenti in sicurezza informatica in fase iniziale. I round di finanziamento sono stati guidati da aziende informatiche che cercano di fornire soluzioni tecnologiche per proteggere il cloud, insieme alle minacce dell'intelligenza artificiale. Nel rapporto State of the Cyber Nation, YL Ventures ha osservato che "l'aumento dei finanziamenti evidenzia la continua fiducia globale nell'innovazione e nel talento della sicurezza informatica israeliana", nonostante il difficile periodo di guerra che ha causato "disagio geopolitico, di difesa, economico e interno che ha creato una realtà instabile e imprevedibile"."L'industria high-tech, il settore leader e più produttivo di Israele, ha continuato a fornire prodotti, servizi e assistenza clienti innovativi al mercato globale, gestendo al contempo un reclutamento diffuso di dipendenti per il servizio di riserva militare, un'economia scossa dalle interruzioni del tempo di guerra e uno stato di allerta nazionale generale", hanno affermato gli analisti di YL nel rapporto. Israele è considerata una potenza della sicurezza informatica, con le sue startup nel settore che raccolgono circa un terzo degli investimenti privati globali totali. La stragrande maggioranza del capitale che si riversa nella sicurezza informatica israeliana è stata finanziata principalmente da investitori esteri, secondo il rapporto. (ICE TEL AVIV)

Fonte notizia: The Times of Israel