Nonostante il conflitto, il PIL di Israele è cresciuto dell'1% nel 2024, al di sopra delle previsioni iniziali, secondo quanto riportato dall'Ufficio Centrale di Statistica. Tuttavia, questa cifra riflette una crescita negativa del PIL pro capite dello 0,3%, a causa della crescita della popolazione dell'anno scorso, dopo una crescita negativa del PIL pro capite dello 0,1% nel 2023. I dati indicano una ripresa continua nell'ultimo trimestre del 2024, con una crescita del 2,5% su base annua, dopo un balzo del 5,3% nel terzo trimestre. Tuttavia, l'Ufficio Centrale di Statistica nota che il livello del PIL è ancora inferiore al periodo prebellico. Le cifre di crescita finali per il 2024 sono superiori alle ultime previsioni delle istituzioni economiche. Il Ministero delle finanze prevedeva una crescita dello 0,4%, la Banca d'Israele stimava lo 0,6% e anche l'OCSE prevedeva lo 0,6%. L'agenzia di rating Moody's stimava una bassa crescita dello 0,5%, mentre S&P era più pessimista con una previsione di crescita pari a zero. Insieme alla crescita positiva del livello complessivo del PIL, si sono verificati danni significativi alle industrie chiave e all'attività del settore imprenditoriale. La produzione industriale ha registrato un calo dello 0,6% nel 2024, con una crescita complessiva dell'economia sostenuta principalmente da un forte aumento (+13,7%) della spesa pubblica per le necessità legate al conflitto: la spesa per la difesa è balzata infatti del 43,3%, mentre la spesa civile è aumentata "solo" del 4,2%. Anche il settore delle costruzioni è stato duramente colpito, con un forte calo del 13% del PIL del settore, sullo sfondo della grave carenza di lavoratori durante la guerra. Gli investimenti nell'edilizia residenziale sono diminuiti del 17,5%, dopo un calo dell'8% nell'anno precedente. Anche il settore tecnologico è stato colpito, con un calo del 4,3% del PIL del settore dell'informazione e delle comunicazioni. Cio' nonostante, alcuni segnali di ripresa sono stati evidenti nel quarto trimestre del 2024: la crescita annualizzata del 2,5% è stata guidata principalmente da un balzo del 9,5% nei consumi privati e da un aumento del 14,7% negli investimenti in beni fissi. Tuttavia, parte dell'aumento dei consumi privati è attribuito all'anticipo degli acquisti di veicoli prima degli aumenti delle tasse all'inizio del 2025, ha osservato il Central Bureau of Statistics. (ICE TEL AVIV)

Fonte notizia: Globes