Secondo i risultati del 2024, le imprese ucraine operanti nel settore di ferroleghe hanno ridotto la produzione del 49,4% su base annua, attestandosi a 108,2 mila unità. Nel dettaglio, la produzione di silicomanganese è diminuita del 45% fino a 104,2 mila tonnellate e di ferromanganese del 66,5%, fino a 3,6 mila tonnellate. Invece la produzione di manganese metallico e di concentrato di manganese non è stata effettuata lo scorso anno. Le esportazioni di ferroleghe nel 2024 hanno subito il calo ancora più consistente arrivando a 77,3 mila tonnellate (rispetto a 344, mila ton dell'anno scorso) ed sono state destinate nella maggior parte ai mercati vicini: Polonia (27,4% delle consegne in valori), Turchia (21,5%) e Italia (19,8%). Lo riferisce l'Associazione ucraina dei produttori di ferroleghe ed altri prodotti elettrometallurgici.Le aziende ucraine produttrici di ferroleghe hanno ripreso l'attività ad aprile-maggio dello scorso anno dopo una sospensione forzata nell'autunno del 2023 e, nonostante tutte le difficoltà, trovano le opportunità per aumentare la produzione e riavviare gli impianti di estrazione e cava inattivi. I principali problemi attuali del settore sono: l'ubicazione delle imprese principalmente nelle zone di ostilità attive, gli elevati prezzi dell'elettricità e la carenza di personale dovuta alla continua mobilitazione e alla partenza dei dipendenti verso aree più sicure. Le aziende del settore riscontrano anche tante difficoltà logistiche dovute agli alti prezzi di lavorazione delle merci nei porti di Odesa e di Danubio.Fonte: https://ukrfa.com.ua (ICE KIEV)

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