Francia
PANESTETIC ENTRERÀ IN FRANCIA E CROAZIA E SVILUPPA NUOVE TECNOLOGIE INNOVATI
Da più di 40 anni, la società bergamasca Panestetic, con sede a Ciserano, contribuisce ad arricchire un settore industriale italiano d’eccellenza, quello della produzione di apparecchiature estetiche professionali. Oggi ha portato ad oltre 5.000 i centri estetici con cui collabora e sta pianificando ingressi in nuovi mercati per il 2025. “Panestetic è nata 41 anni fa dalla visione di mio padre, Elio Zambelli, per dare concreto supporto e sviluppo ad un settore, quello dell'estetica professionale, che era ancora molto acerbo e con grandi potenziali, attraverso innovative tecnologie dai grandi risultati e cosmetici all'avanguardia, attenti sia a ciò che ama l'operatrice sia ai bisogni reali dei consumatori”, racconta Giada Zambelli, Direttrice Generale di Panestetic. “In questi 40 anni possiamo dire di aver visto nascere e crescere questo settore e di conoscere perfettamente le necessità per essere sempre attuali”. Panestetic sta capitalizzando sul successo di “Haura”, una tecnologia composta da diversi manipoli che permettono di trattare ogni inestetismo del viso, nonché sui protocolli per giovani alle prime difficoltà con le impurità della pelle, per donne attente a rallentare l'invecchiamento e per donne più mature che vogliono togliere i segni di invecchiamento già presenti. “Dopo un anno, questa performante tecnologia rappresenta ancora una grande innovazione”, assicura Zambelli. “Abbiamo però un'anima sempre attiva e attenta alla ricerca, motivo per cui presenteremo tra un mese un'altra tecnologia viso e la nostra nuova “Eosonic Revolution”, tecnologia che lavora senza operatore per il rimodellamento del corpo, antiage e rassodamento muscolare; un macchinario che è arrivato alla terza edizione dato che la prima è nata nel 2001. Per quanto riguarda i prodotti”, svela ancora la DG, “ci saranno delle nuove maschere in biocellulosa, nostro prodotto di punta e altri articoli collegati ai trattamenti con le tecnologie”. Panestetic realizza i suoi prodotti in specifici laboratori italiani. “La catena ‘chilometro zero’ è parte fondamentale della nostra storia”, dice Zambelli, “tanto che le tecnologie che produciamo presso la nostra sede si avvalgono di fornitori il più vicino possibile a noi. Inoltre, grazie al nostro reparto Ricerca e Sviluppo, un laboratorio interno dedicato alla progettazione Made in Italy, siamo sempre in linea con le ultime tendenze del mercato estetico”. I prodotti dell’azienda della bergamasca si possono trovare in oltre 5.000 centri estetici di più di 30 nazioni, e ogni giorno nel mondo viene effettuato un numero superiore ai 2.000 trattamenti con tecnologie Panestetic. La gamma prodotti comprende circa 50 referenze, che si suddividono in famiglie, fra “texture per la detersione, poi peeling, la linea di maschere in biocellulosa, trattamenti corpo con bendaggi da poter fare anche a casa con pratico kit, e trattamento professionale viso con relativi prodotti homecare in base alle caratteristiche della pelle. Per la maggior parte dei prodotti siamo su una fascia di prezzo media per un prodotto professionale”, spiega ancora la direttrice generale. Giada Zambelli sottolinea che Panestetic sta lavorando per approdare in nuovi mercati. “A breve ci sarà il salone Cosmoprof in cui abbiamo già diversi contatti da incontrare. La difficoltà maggiore è essere sempre aggiornati sulle leggi di ogni Paese, soprattutto per le tecnologie, ma abbiamo esperienza - e avendo la produzione interna abbiamo anche la flessibilità di adattarci alle esigenze. Quest'anno dovremmo aprire Francia e Croazia come nuovi mercati”, rivela, “oltre a sviluppare alcuni Paesi del nord Europa partiti a fine anno 2024. Nella partnership con i nostri distributori c’è una grande attenzione all'affiancamento, come nel caso della formazione e dell’accompagnamento allo sviluppo, un approccio che ci identifica molto”. I primi mercati sono l'Italia e la Svizzera. “Lavoriamo molto bene in Belgio, Cechia e Slovacchia, tutti Paesi in cui abbiamo una storicità e una forte relazione con i nostri partner locali. La quota estero è il 25% del fatturato totale e la Svizzera è da sempre il nostro primo mercato estero come importanza”, precisa la DG. (ICE PARIGI)
Fonte notizia: YP FashionNetwork Italia 21/02/25