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24 Febbraio 2025

Svizzera

I TAGLI AL BUDGET SVIZZERI fragilizzano una Ginevra internazionale già sotto pressione

La Svizzera ha deciso di ridurre il suo finanziamento a diverse organizzazioni internazionali con sede a Ginevra, tra cui UNAIDS e UNESCO. Questa decisione giunge in un periodo delicato, caratterizzato anche dalla sospensione degli aiuti esteri statunitensi, alimentando un clima di incertezza.A fine gennaio, UNAIDS ha ricevuto comunicazione che la Svizzera interromperà i suoi contributi annui pari a 3 milioni di franchi. Secondo Christine Stegling, vicedirettrice esecutiva di UNAIDS, la decisione rappresenta "un duro colpo in un momento critico, proprio quando gli aiuti americani sono sospesi".Anche l’UNESCO e il Partenariato mondiale per l’educazione vedranno azzerati i contributi svizzeri. Ulteriori riduzioni riguarderanno UNICEF (-25%), il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (-20%) e l’Ente ONU per l’uguaglianza di genere (-20%). Entro il 2028, inoltre, la Svizzera cesserà i suoi programmi di sviluppo in Albania, Bangladesh e Zambia.Questi tagli derivano dalla decisione parlamentare di dicembre 2024 di ridurre il budget 2025 di 110 milioni di franchi e il piano finanziario 2026-2028 di ulteriori 321 milioni di franchi nelle voci relative allo sviluppo e alla cooperazione internazionale.Parallelamente, la Svizzera ha annunciato nuovi stanziamenti per la ricostruzione dell’Ucraina (1,5 miliardi di franchi) e per i finanziamenti climatici globali (1,6 miliardi). Maggiori risorse verranno anche destinate alla difesa nazionale.L’annuncio ha generato preoccupazione a Ginevra, già scossa dalla decisione di Donald Trump di sospendere per tre mesi gli aiuti esteri in attesa di una revisione. Gli Stati Uniti rappresentano circa il 40% del bilancio di UNAIDS.Di fronte a questa situazione, le organizzazioni coinvolte prevedono drastiche misure di contenimento e un ridimensionamento delle attività. "Molti ambulatori per l’HIV nei paesi più vulnerabili stanno chiudendo, lasciando le persone senza assistenza", avverte Stegling, temendo un aumento dei contagi per il ridimensionamento delle campagne di prevenzione.La Svizzera giustifica la decisione con l’intento di concentrare gli sforzi nella lotta all’HIV attraverso l’OMS e il Fondo globale per la lotta all’AIDS, alla tubercolosi e alla malaria. Tuttavia, Stegling avverte che UNAIDS lavora direttamente sul campo, raccogliendo dati essenziali per le strategie globali.Anche il settore dell’educazione e della cultura è coinvolto. Dal 2025, la DSC smetterà di finanziare il Partenariato mondiale per l’educazione e ridurrà del 25% il contributo a UNICEF, orientandosi maggiormente verso la formazione professionale e l’educazione in situazioni di emergenza.L’UNESCO, pur colpita dai tagli, rimane relativamente fiduciosa. Matthieu Guével, direttore della comunicazione dell’organizzazione, sottolinea che le riduzioni riguardano solo i contributi volontari e che l’impegno di altri finanziatori è in crescita.Il destino della Ginevra internazionale resta incerto. Le autorità locali hanno reagito prontamente: il 12 febbraio, il Consiglio di Stato ha annunciato un sostegno urgente di 10 milioni di franchi per le ONG. Tuttavia, la città attende la decisione definitiva degli Stati Uniti sugli aiuti esteri, prevista per fine aprile, sperando di preservare il suo ruolo centrale nella diplomazia globale. (ICE BERNA)


Fonte notizia: SWI - swissinfo.ch