Slovenia
LA BERS RIVEDE AL RIBASSO LE PREVISIONI DI CRESCITA DEL PIL SLOVENO PER IL 2025
La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) ha declassato le sue previsioni di crescita del PIL per la Slovenia per quest'anno, in linea con revisioni operate per la regione più ampia in cui opera. Per la Slovenia, le previsioni di crescita per il 2025 sono state modificate dal 2,6% al 2%, mentre si prevede che l'economia del paese si espanderà del 2,4% nel 2026.La BERD ha previsto una crescita del PIL della Slovenia pari all'1,5% per l'anno scorso. Secondo i dati preliminari dell'Ufficio nazionale di statistica, la crescita nel 2024 si è attestata all'1,6% in base a cifre non destagionalizzate e all'1,3% in base a cifre destagionalizzate.Sebbene si preveda che la crescita economica in Slovenia quest'anno si rafforzerà, la BERD ha moderato le sue previsioni al 2%, principalmente a causa della debole domanda interna.Nel suo ultimo rapporto sulle prospettive economiche regionali, la banca ha evidenziato l'accelerazione dell'inflazione e la scarsa fiducia come rischi chiave. Si prevede che gli investimenti trarranno beneficio dai fondi UE e dalle iniziative di ricostruzione post-alluvione, sebbene le previsioni per la domanda esterna rimangano altamente incerte in mezzo alle tensioni commerciali globali.La BERD ha osservato che la crescita del PIL della Slovenia potrebbe accelerare al 2,4% nel 2026 se non si concretizzeranno i rischi legati al commercio.La banca ha inoltre rivisto le sue previsioni di crescita per tutte le regioni della BERD, prevedendo ora un'espansione del 3,2% nel 2025, 0,3 punti percentuali in meno rispetto alle proiezioni di settembre 2024, seguita da un leggero aumento al 3,4% nel 2026.Gli analisti hanno avvertito che la persistente incertezza sul commercio globale continua a pesare sugli investimenti e sulla produzione, mentre persistono pressioni inflazionistiche e i tassi di interesse scendono più lentamente del previsto.Il rapporto della BERD sottolinea che i dazi statunitensi del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio, previsti per metà marzo, potrebbero, ad esempio, ridurre il PIL di Slovenia, Bulgaria e Romania di 0,03 punti percentuali.La banca pubblicherà un'analisi più dettagliata delle previsioni sull'andamento del PIL a maggio. (ICE LUBIANA)
Fonte notizia: stampa locale STA