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3 Marzo 2025

Israele

IN ARRIVO UNA NUOVA REGOLAMENTAZIONE PER I PORTI ISRAELIANI

La riforma dei porti israeliani dovrebbe prendere avvio oggi con le firme del Ministro dei Trasporti Miri Regev e del Ministro delle Finanze Bezalel Smotrich. Il processo è stato avviato vent'anni fa, ed e' finalizzato a migliorare l'efficienza dell'entrata e dell'uscita delle merci da e per il Paese, il 98% delle quali viaggia via mare. Tra le disposizioni contenute nella riforma, c'era la privatizzazione dei porti di Haifa e Ashdod e la costruzione del porto privato del colosso privato Israel Shipyards. Inoltre, era prevista la costruzione di altri due porti: il Bay Port di fronte al porto di Haifa, che ha iniziato a funzionare nel 2021, gestito dalla società cinese SIPG; e il porto sud di Ashdod, gestito dalla società svizzera TIL. Il progetto di riforma prevedeva, inoltre, che i nuovi porti avrebbero gestito principalmente container e che quando il volume di container gestito in Israele avesse raggiunto i 4,9 TEU, ai nuovi porti sarebbe stato consentito di gestire banchine aggiuntive, già costruite ma inutilizzate. La privatizzazione del porto di Haifa si è conclusa all'inizio del 2023, con il trasferimento dell'infrastruttura al gruppo indiano Adani e alla società israeliana Gadot. In base al piano formulato dal Direttore Generale del Ministero dei Trasporti Moshe Ben-Zaken e dalla Divisione Bilanci del Ministero delle Finanze, i porti privati costruiti accanto ai porti originari - Bay Port ad Haifa e South Port ad Ashdod - riceveranno i permessi per gestire le banchine per merci generiche, ma non container o veicoli, per altri sei anni. La firma del progetto di riforma rappresenta un passo in avanti significativo promosso dal Ministero dei Trasporti e dal Ministero delle Finanze, in quanto pone fine a diverse richieste da parte delle diverse Autorita' Portuali coinvolte in merito alle loro operazioni. L'accordo, sebbene non perfetto, è fondamentale per garantire l'efficienza economica che deriva dall'attività dei porti che devono fare i conti con la concorrenza e la stabilità finanziaria.  (ICE TEL AVIV)


Fonte notizia: Globes