L'Azerbaijan State Oil Company (SOCAR) è pronta ad aumentare il proprio coinvolgimento nell'industria energetica israeliana, quale partner di un consorzio con British Petroleum (BP) e NewMed Energy di Yitzhak Tshuva (TASE: NWMD), per esplorazione di gas nel blocco I situato nel nord-ovest delle acque economiche di Israele; per questo firmerà un piano di lavoro con il Ministero dell'Energia e delle Infrastrutture di Israele tra due settimane. La mossa di SOCAR arriva dopo la vendita da parte dell'imprenditore israeliano Aaron Frenkel all'inizio di quest'anno, di metà della propria quota del 10% nel giacimento di gas Tamar alla società energetica azera. Secondo i termini della gara d'appalto aggiudicata nel 2023, il consorzio deve presentare un piano entro ottobre 2026 che includa la perforazione in almeno una delle licenze nel blocco e un piano di lavoro aggiuntivo, che sarà approvato dal Commissario per il petrolio di Israele. Dopo aver eseguito almeno una perforazione e aver raggiunto gli obiettivi del piano di lavoro, le società saranno in grado di estendere le loro attività per altri due anni. I progressi di SOCAR nell'esplorazione del gas nelle acque economiche di Israele hanno, tra le altre cose, implicazioni geopolitiche rilevanti per la Regione. SOCAR è un importante fornitore di energia per Turchia e Israele. In Turchia, la società è il più grande investitore straniero, avendo investito 18,5 miliardi di dollari negli ultimi 17 anni, e la sussidiaria di SOCAR nel Paese impiega più di 10.000 persone. Anche l'Azerbaijan è un importante fornitore di energia per Israele. Le esportazioni di petrolio hanno generato un fatturato totale di 14,4 miliardi di dollari per Baku nel 2024, con Israele che rappresenta il sesto mercato più grande. Nonostante l'embargo commerciale turco su Israele, l'amministrazione Erdogan ha scelto di non interrompere la fornitura di petrolio azero ad Haifa, anche se attraversa la Turchia. Le relazioni tra Israele e l'Azerbaijan sono molto strette: l'Azerbaijan è stato il secondo più grande cliente delle industrie di difesa israeliane tra il 2018 e il 2022, coprendo oltre il 9% di tutte le esportazioni di difesa israeliane.  (ICE TEL AVIV)

Fonte notizia: Globes