Lo stato brasiliano di Rio Grande do Sul potrebbe attrarre investimenti per 2 miliardi di euro per la produzione di energia a partire dai rifiuti. E’ quanto stimato dal presidente dell'Associazione brasiliana per l'energia dei rifiuti (Abren) Yuri Schmitke durante il congresso internazionale Bioenergy+. Lo stato meridionale del Brasile ha infatti il potenziale per installare sette impianti di recupero energetico (Ure), che trasformano i rifiuti urbani non riciclabili in energia elettrica, con una capacità installata di 210 megawatt, circa 30 megawatt per impianto. Gli impianti avrebbero capacità di trattare 1.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani al giorno, evitando che finiscano in discarica. "Oltre a tutti i benefici ambientali, la costruzione di questi impianti aiuterebbe ad attrarre oltre 2 miliardi di euro (12,5 miliardi di real) in investimenti privati nello Stato, e generare più di 815 posti di lavoro. Ci sono anche guadagni incommensurabili in termini di servizi igienici di base e salute pubblica derivanti da una corretta gestione dei rifiuti", ha spiegato Schmitke. (ICE SAN PAOLO)

Fonte notizia: Ansa