Una nuova ricerca condotta dal Dipartimento di Ingegneria Chimica e Bioprocessidell’Università Cattolica del Cile (UC) potrebbe rappresentare una svolta per l’utilizzodell’idrogeno verde su larga scala, incluso nelle abitazioni. Lo studio, guidato dai ricercatoriElodie Blanco e Felipe Huerta, propone l’uso del carbone attivo come soluzione innovativa perl’immagazzinamento e il trasporto sicuro ed economico di questo vettore energetico.Pubblicato nel nuovo portale di divulgazione scientifica ING Divulga dell'UC, il lavoro sottolineache una delle principali barriere alla diffusione dell’idrogeno verde è la sua bassa densità: unchilogrammo di idrogeno a pressione atmosferica produce tre volte più energia rispetto allabenzina, ma occupa un volume ben otto mila volte superiore.La proposta si basa sulla capacità del carbone attivo, un materiale altamente poroso, ditrattenere idrogeno sulla sua superficie attraverso un processo di adsorbimento. Questatecnologia consentirebbe di accumulare grandi quantità di gas in spazi ridotti, con materiali Per rendere il sistema efficiente, il team UC sta progettando un serbatoio in grado di dissipareil calore prodotto durante l’adsorbimento, mantenendo intatta la capacità di accumulo delcarbone attivo. I primi risultati sono promettenti: i serbatoi con carbone attivo risultano piùeconomici ed efficienti rispetto ai tradizionali contenitori ad alta pressione.Secondo i ricercatori, l’ottimizzazione di questo sistema potrebbe rappresentare un punto disvolta per integrare l’idrogeno verde nella vita quotidiana, rendendolo una valida alternativa aicombustibili fossili per veicoli e abitazioni. (ICE SANTIAGO)

Fonte notizia: Elesctromineria