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12 Maggio 2025

Senegal

MALI: L’AES VUOLE METTERE IN COMUNE IL MERCATO ELETTRICO

9 Maggio 2025Bamako – Si è svolta martedì a Bamako, capitale del Mali, la prima riunione degli enti regolatori del settore energetico della Confederazione degli Stati del Sahel (Aes), l’organizzazione subregionale che riunisce Burkina Faso, Mali e Niger. L’incontro, promosso dalle tre giunte militari al potere, punta ad armonizzare le politiche energetiche dei tre Paesi per rafforzare la sicurezza energetica, ridurre i costi, migliorare l’efficienza del mercato e favorire l’integrazione delle energie rinnovabili.A presiedere la riunione è stato il primo ministro maliano, Abdoulaye Maïga, che nel suo intervento – riportato dai media locali – ha sottolineato l’importanza della cooperazione regionale: «Le popolazioni di Agadez, Tenkodogo e Taoudeni sentono di avere la stessa energia, attraverso una visione comune e unita». I Paesi dell’Aes, ha ricordato, dispongono di un notevole potenziale nel settore delle rinnovabili.Il Burkina Faso, ad esempio, registra un’irradiazione solare media di 5,5 kWh per metro quadro al giorno per oltre 3.000 ore l’anno. Il Mali vanta un potenziale solare stimato in 3.978,7 GW e un potenziale eolico di 1,25 GW, concentrati soprattutto nel sud e nel sud-ovest. Tra i progetti citati da Maïga figura la centrale solare di Zina, in Burkina Faso, con una capacità di 26,6 MW, entrata in funzione nel maggio 2024: un esempio, secondo il premier, degli sforzi in corso.Nonostante le iniziative in atto, le sfide restano significative. L’accesso all’elettricità è ancora limitato: solo il 21,7% della popolazione ha accesso alla rete in Burkina Faso, il 53% in Mali e il 19,5% in Niger. In ambito rurale, i tassi scendono drasticamente: 5,49% in Burkina Faso (dato 2022), circa l’11% in Niger, mentre non è stato fornito un dato specifico per il Mali. Altri ostacoli riguardano le perdite tecniche e commerciali, il deficit infrastrutturale, la debolezza del settore privato e la dipendenza dai combustibili fossili importati: in Burkina Faso, ad esempio, l’elettricità proviene ancora in larga parte da costose centrali termoelettriche.L’incontro segna un passo avanti verso la creazione di un quadro regolatorio armonizzato. L’obiettivo è attrarre investimenti, rafforzare le capacità istituzionali e promuovere soluzioni energetiche decentralizzate, soprattutto nelle aree rurali. Tra le iniziative di riferimento figura il programma Desert to Power, sostenuto dalla Banca africana di sviluppo (AfDB), che punta a trasformare il Sahel in una zona di produzione solare da 10.000 MW. (ICE DAKAR)


Fonte notizia: INFOAFRICA