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12 Maggio 2025

Francia

MANTERO SI ASPETTA UN PROSPERO FUTURO DI ESPANSIONE DOPO L'INVESTIMENTO DI C

Un elemento chiave della strategia a lungo termine di Chanel è la creazione di una rete di fornitori, in alcuni dei quali investe. L'ultimo in ordine di tempo è Mantero, uno dei più grandi produttori e stampatori di seta italiani. Situata a Como, centro nevralgico dell'industria serica italiana, l’azienda Mantero collabora con Chanel da oltre mezzo secolo. Come accennato, Chanel ha annunciato di aver acquisito una partecipazione del 35% in Mantero all'inizio di aprile. Mantero è stata fondata nel 1902 dal bisnonno Riccardo Mantero, che lasciò il suo Piemonte natale per trasferirsi a Como, nella vicina Lombardia. La città di Como è nota fin dal XVII secolo per la coltivazione del gelso, la fonte della seta naturale più pregiata. La sua posizione, accanto a un grande lago alpino, e l'accesso all'energia idroelettrica, hanno aiutato molto a sviluppare la produzione locale di seta, che richiede molta acqua. Oggi, Mantero impiega circa 550 persone su una superficie di 40.000 metri quadrati, concentrandosi sulla produzione e la stampa di seta pregiata e di fibre lunghe e di altissima qualità come il cashmere. L’impresa gestisce due stabilimenti, uno dei quali è stato visitato dai giornalisti questa settimana, prima di assistere all’elegiaca sfilata della collezione cruise di Chanel a Villa d'Este, che si affaccia proprio sul lago di Como. Mantero non ha boutique proprie e si concentra unicamente su un'attività B2B, fornendo i migliori marchi della moda e del lusso. All'interno del reparto stile di Mantero, oltre 100 persone creano modelli straordinari e immagini meravigliose. L’azienda comasca è impreziosita e supportata da una biblioteca e un archivio di grande valore, con oltre 80.000 campioni di tessuto di diversi metri, conservati in un enorme casellario al piano superiore. A rappresentare una sorta di storia della seta, l'enorme archivio – nelle parole di Franco Mantero – è “una proposta viva e un'ispirazione per il nostro studio”. I suoi campioni più antichi risalgono al 1820 e vi si aggiungono tessuti Mantero risalenti agli anni '20 del Novecento. Alla fine degli anni '90, Mantero investì massicciamente in macchinari per la creazione di sete e tessuti, garantendo il futuro del Made in Italy. Sebbene oggi la quasi totalità dei bozzoli di seta grezza utilizzati nella produzione della seta provenga dalla Cina. Lo stabilimento è un impressionante incontro tra tecnologia e know-how artigianale, dove l'odore di vernice e le centinaia di schermi digitali richiamano stranamente alla mente la Factory di Andy Warhol a New York. Dopo il suo ingresso nel 2000, la nuova generazione ha puntato anche sull'ambiente, installando di recente enormi macchinari per il lavaggio dei rotoli di seta dopo la stampa, al fine di preservare al meglio il colore. Spiegando la filosofia alla base dell'investimento, il presidente della divisione moda di Chanel, Bruno Pavlovsky, afferma: “Abbiamo lavorato con Mantero ogni singolo anno per oltre mezzo secolo, sviluppando insieme prodotti eccezionali. Oggi la situazione è tale che né Lucia né Franco hanno eredi. Quindi, la domanda è: cosa succederebbe a uno dei più bei produttori italiani se domani mattina si verificasse un incidente? Ecco perché vogliamo essere presenti e dare una mano. Non si tratta di controllo. L'investimento necessario per creare l'eccezionale seta di Mantero è molto elevato. Quindi, possiamo contribuire a garantire che Mantero realizzi le migliori stampe, consumando meno elettricità e inquinando meno, pur continuando a generare profitti”. In questo momento congiunturale, fare affari può essere difficile nel settore del lusso, eppure Mantero prevede un aumento a due cifre del proprio fatturato nel 2025, superando i 100 milioni di euro. Si tratta essenzialmente di un'azienda B2B che vende meno del 3% dei prodotti a marchio proprio online, tanto per le ricerche di mercato quanto per il fatturato. Come Chanel, azienda nota per la sua discrezione, i fratelli Mantero rimangono in silenzio quando gli viene chiesto di nominare altri marchi con cui collaborano.  (ICE PARIGI)


Fonte notizia: YP FashionNetwork Italia 17/12/24