Il deficit fiscale di Israele si è ridotto nei dodici mesi fino alla fine di aprile 2025, per il settimo mese consecutivo, al 5,1% del PIL, ovvero 104,7 miliardi di NIS (26 mld di euro ca., ndr), ha riferito ieri il Ragioniere Generale del Ministero delle Finanze, Yali Rothenberg. Nei dodici mesi fino alla fine di marzo 2025, il deficit fiscale era stato del 5,2%. Aprile ha rappresentato il primo mese successivo all'approvazione del nuovo bilancio 2025, dopo che nei primi tre mesi dell'anno i ministeri erano stati costretti ad adattare la spesa ai vincoli del bilancio 2024. L'approvazione del bilancio ha consentito ai ministeri di attuare spese che erano state rinviate, incidendo così sul lato della spesa nell'equazione del deficit fiscale. Il Ministero delle Finanze stima che il deficit continuerà a ridursi fino all'ultimo trimestre del 2025, durante il quale tornerà a salire e si stabilizzera' attorno al deficit previsto del 4,9% indicato nel bilancio statale per il 2025. Tuttavia, uno scenario di un ritorno a combattimenti intensi e prolungati a Gaza modificherebbe le previsioni. In tal caso, la spesa per la difesa salirà di gran lunga al di sopra di quanto previsto nel bilancio e il flusso di entrate fiscali statali potrebbe anche rallentare a causa delle conseguenze economiche della mobilitazione di centinaia di migliaia di riservisti. Il più forte afflusso di entrate nelle casse dello Stato è stato registrato nei primi due mesi del 2025. Gennaio ha battuto il record storico con 63 miliardi di NIS (15,7 mld di euro, ndr) versati al Ministero delle Finanze. Ciò è dovuto al fatto che il pubblico ha anticipato le transazioni e le operazioni finanziarie alla fine del 2024, al fine di evitare gli aumenti delle imposte previsti dalla legge di bilancio 2025. (ICE TEL AVIV)

Fonte notizia: Globes