La piattaforma di trading online israeliana eToro (Nasdaq: ETOR) ha aperto le contrattazioni a Wall Street ieri. Il prezzo delle azioni ha chiuso la sua prima giornata al Nasdaq in rialzo del 28,85% a 67 dollari, con una capitalizzazione di mercato di 5,4 miliardi di dollari. Nelle contrattazioni after-hours, il prezzo delle azioni è sceso dell'1,49%. Dopo molte vicissitudini, eToro ha completato l'IPO con una valutazione aziendale di 4,3 miliardi di dollari, superiore del 10% rispetto all'obiettivo previsto. Nella quotazione, eToro ha raccolto 620 milioni di dollari (713 milioni di dollari in diluizione totale) da una serie di investitori istituzionali statunitensi, guidati da BlackRock, il più grande gestore patrimoniale al mondo. A quasi 20 anni dalla sua fondazione, eToro conta 3,58 milioni di utenti paganti provenienti da 75 Paesi, in aumento rispetto ai 3,5 milioni di fine 2024. La società prevede di chiudere il primo trimestre del 2025 con un utile netto di 56-60 milioni di dollari, in calo rispetto ai 64 milioni di dollari del corrispondente trimestre del 2024. Un forte vantaggio per l'attività di eToro è anche il suo ingresso precoce nel settore delle valute digitali, che ha acquisito slancio nel corso degli anni. All'inizio del percorso di eToro, solo il 2% dei clienti era interessato e attivo nel settore delle criptovalute. La grande svolta è avvenuta nel 2017, con l'aggiunta della moneta Ethereum alla piattaforma e il suo valore balzato da circa 10 a 400 dollari in soli sei mesi. In seguito, l'azienda ha aggiunto altre criptovalute come Ripple, Stellar, Neo e Dash, e alla fine del 2017 circa il 90% dei suoi clienti operava in criptovalute. (ICE TEL AVIV)

Fonte notizia: Globes