Canada
PERCHÉ IL MARKETING 'MADE IN CANADA' NON BASTA IN QUÉBEC
Durante il SIAL Canada 2025, appena conclusosi nei giorni scorsi a Toronto, le agenzie Pigeon e NielsenIQ hanno preso la parola per mettere in luce le specificità culturali e di consumo del mercato alimentare quebecchese, sottolineando l’inefficacia di un approccio di marketing unificato per l’intero Canada. Pur rappresentando il 24,4% delle famiglie canadesi e, insieme all’Ontario, il 61% del mercato alimentare nazionale, il Québec si distingue per caratteristiche culturali uniche. Qui, il piacere legato al cibo è centrale: il 76% dei quebecchesi considera la felicità una priorità, rispetto al 24% del resto del Paese, più orientato alla responsabilità. Questa mentalità si traduce in una maggiore spontaneità nei consumi e propensione alla spesa per il gusto. A livello demografico, il Québec presenta un’immigrazione prevalentemente francofona (proveniente da Haiti, Maghreb), a differenza del resto del Canada, dove predominano immigrati da Cina e Filippine. Questo influisce sull’offerta gastronomica, ad esempio con una presenza meno marcata della cucina asiatica. La lingua francese è un altro fattore chiave: il 78% dei quebecchesi la parla abitualmente in casa e il 47% dichiara di parlare solo francese. Questo rende fondamentale la localizzazione linguistica di etichette e messaggi pubblicitari. In sintesi, entrambe le agenzie sottolineano che la cultura di consumo del Québec richiede strategie di branding su misura, in grado di valorizzare la lingua, le abitudini locali e il forte legame con il piacere e i prodotti del territorio. Di conseguenza, modelli pensati per il Canada anglofono risultano inadatti a questo mercato specifico. (ICE MONTRÉAL)
Fonte notizia: Sial Canada