Un gruppo composto da sindacati dell'intrattenimento, studi cinematografici e due ambasciatori di Hollywood vicini a Trump (tra cui l’attore Jon Voight) ha inviato al presidente una lettera con una lista di richieste a favore dell’industria. Il gruppo ha suggerito tre agevolazioni fiscali federali: ripristinare le detrazioni fiscali che equiparano la produzione cinematografica alla manifattura, raddoppiare da 15 a 30 milioni di dollari il tetto per la deduzione immediata delle spese di produzione, e consentire ai grandi studi di compensare le tasse future utilizzando perdite passate.Nella lettera, l’industria nazionale evidenzia il proprio surplus commerciale di 15,3 miliardi di dollari, sostenendo che i film americani guadagnano molto di più all'estero rispetto a quanto i film stranieri incassino negli Stati Uniti. L’argomentazione è che rafforzare il cinema americano sul piano fiscale significa rafforzare la posizione economica globale del Paese, non semplicemente fare un favore a Hollywood. Ora la decisione passa al Congresso, poiché queste modifiche dovrebbero essere integrate nel disegno di legge sul bilancio attualmente in discussione a Capitol Hill. (ICE LOS ANGELES)

Fonte notizia: The Dailies