L’industria chimica cilena ha contribuito all’1,74% del PIL nel primo trimestre del 2025, consolidando la sua importanza nell’economia nazionale. Nonostante una crescita stabile, il settore ha affrontato una forte contrazione delle esportazioni, diminuite del 40% rispetto all’anno precedente a causa della volatilità dei prezzi internazionali.La situazione è stata influenzata anche dal rallentamento di industrie collegate come costruzioni, carta e agroindustria, mentre la domanda mineraria resta un motore fondamentale per il comparto chimico. Le importazioni sono calate leggermente, ma il settore continua a rappresentare una quota significativa del commercio estero del paese.Tra le principali sfide, permessi ambientali e burocratici rallentano nuovi investimenti, che nel 2024 sono diminuiti dell’1,4%. Il presidente di ASIQUIM ha sottolineato l’importanza di ridurre gli ostacoli per favorire la crescita, gli investimenti e l’occupazione nel settore chimico cileno. (ICE SANTIAGO)

Fonte notizia: Reporte Minero y Energético