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26 Giugno 2025

Francia

LA BANCA DI FRANCIA ABBASSA PER LA SECONDA VOLTA LE PREVISIONI DI CRESCITA

L’11 giugno scorso la Banque de France ha rivisto al ribasso le sue previsioni di crescita per la Francia nel 2025 allo 0,6%, citando quali cause l'aumento dei dazi statunitensi e il clima internazionale di elevata incertezza. Come quella di molti altri Paesi, l'economia francese è, in effetti, indebolita dalla guerra commerciale globale lanciata dal presidente degli Stati Uniti; ciò rappresenta un'ulteriore sfida, in un contesto in cui il Governo cerca di reperire 40 miliardi di euro nel 2026 per ridurre il deficit pubblico al 4,6% e poi al di sotto del 3% nel 2029. Dopo l'1,1% del 2024, la banca centrale prevede ora che il prodotto interno lordo (PIL) crescerà dello 0,6% quest'anno, rispetto allo 0,7% previsto in marzo e allo 0,9% precedente. Questa nuova previsione, inferiore a quella dello 0,7% del governo, è in linea con quelle dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico e del Fondo monetario internazionale. Nel 2025, la crescita sarà trainata principalmente dalla domanda interna, in particolare dalla domanda pubblica, e dalle variazioni delle scorte. Al contrario, il commercio estero, che è stato il suo principale motore nel 2024, risentirà dei dazi doganali, della riduzione delle esportazioni al di fuori dell'eurozona e del rafforzamento dell'euro. Nel 2026 e nel 2027, i consumi delle famiglie si rafforzerebbero grazie all'aumento del potere d'acquisto, con i salari in aumento più dei prezzi. Gli investimenti di imprese e famiglie, in particolare nel settore immobiliare, dovrebbero seguire la stessa tendenza, grazie ai tassi di interesse più bassi. Dopo il 2,3% nel 2024, la Banque de France prevede ora un’inflazione dell’1,0% nel 2025 (-0,3 punti), grazie al calo dei prezzi dell’energia. Nonostante il peggioramento del clima economico, si prevede che l'occupazione rimarrà resiliente: il tasso di disoccupazione dovrebbe raggiungere il 7,6% nel 2025, per poi attestarsi al 7,7% nel 2026 e al 7,4% nel 2027.   (ICE PARIGI)


Fonte notizia: FT – Le Monde