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29 Luglio 2025

Marocco

ECONOMIA: LA DIVERSIFICAZIONE AVANZA SECONDO UCTAD

Il Marocco sta accelerando la trasformazione del proprio modello economico, riducendo progressivamente la dipendenza dagli idrocarburi e puntando su settori industriali e turistici in forte espansione. È quanto emerge da una recente analisi dell’Unctad (organizzazione delle Nazioni Unite che promuove le opportunità commerciali e di sviluppo dei Paesi in via di sviluppo), secondo cui tra il 2012-2014 e il triennio 2021-2023 la quota di prodotti primari nelle esportazioni marocchine è scesa dal 35,5% al 26,4%, segnando un chiaro distacco rispetto a Paesi come Algeria e Libia, dove gli idrocarburi rappresentano ancora oltre il 95% dei ricavi da esportazione.Alla base di questo cambiamento strutturale c’è la crescita sostenuta dei comparti manifatturieri. L’industria automobilistica, in particolare, è oggi il primo settore esportatore del Marocco verso l’Europa. A questa si affiancano le filiere aeronautica, elettronica e agroalimentare, che attraggono crescenti investimenti stranieri grazie anche alla modernizzazione delle infrastrutture e delle competenze locali.L’agricoltura continua a giocare un ruolo di primo piano, con prodotti come pesce, agrumi e ortaggi che coprono rispettivamente il 6,2%, il 5% e il 4,6% dell’export nazionale. Tuttavia, la loro incidenza complessiva tende a calare, a favore di una produzione più industrializzata.Anche il turismo rappresenta una leva importante per la crescita del Paese. La compagnia aerea nazionale Royal Air Maroc (Ram) sta ampliando la propria rete, mentre le principali destinazioni turistiche come Marrakech e Agadir beneficiano di investimenti significativi nelle strutture alberghiere, in vista anche dei grandi eventi previsti nei prossimi anni, come i Mondiali di calcio del 2030.Le sfide, tuttavia, non mancano. Secondo l’agenzia Onu, il Marocco resta ancora dipendente dalle importazioni energetiche, che rappresentano il 17,4% del totale. Il governo punta a ridurre questa vulnerabilità investendo nelle energie rinnovabili, con l’obiettivo di coprire il 52% del fabbisogno elettrico nazionale con fonti verdi entro il 2030. (ICE CASABLANCA)


Fonte notizia: infoafrica