Il governo romeno sta preparando un programma di aiuti di Stato dal valore di circa 300 milioni di euro, finanziato attraverso il Fondo europeo per la Modernizzazione. Questo fondo è alimentato dalle entrate derivanti dalla vendita dei certificati di emissione di CO2 destinati agli stati membri dell’UE con economie più deboli. L’obiettivo del programma è sostenere gli investimenti nella produzione e nel trasporto di energia termica del Paese.Secondo la bozza del programma i fondi saranno destinati alla realizzazione o ammodernamento di impianti per la produzione e distribuzione centralizzata di energia termica rinnovabile, fino al punto di connessione con la rete di distribuzione.Il budget complessivo è suddiviso in sei anni (dal 2025 al 2030), con un’erogazione annuale di 50 milioni di euro. L’aiuto di Stato coprirà il 100% del costo netto supplementare di ciascun progetto, corrispondente al deficit di finanziamento.Per calcolare questo deficit, i richiedenti dovranno fornire due scenari: uno basato sull’attuazione del progetto e uno senza. La differenza tra i valori attualizzati netti dei due scenari, calcolata sull’intera durata del progetto, determinerà il costo netto supplementare.Il numero previsto di beneficiari è di nove, con un aiuto medio di circa 33,3 milioni di euro per ciascuno. Tra i potenziali destinatari figurano produttori di energia termica, enti territoriali e le loro suddivisioni.Il programma non prevede una procedura competitiva di assegnazione, in quanto la consultazione pubblica condotta dal Ministero dell’Energia nel 2025 ha evidenziato un numero limitato di progetti già maturi, insufficiente per garantire una concorrenza effettiva. Inoltre, il budget disponibile copre l’intera offerta potenziale. (ICE BUCAREST)

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