Svizzera
CRISI DI NESTLÉ, ECCO LE OTTO GATTE DA PELARE PER NUOVA DIRIGENZA
Nestlé, il gigante alimentare svizzero, affronta una delle crisi più complesse della sua storia recente. Con una fiducia in calo, una crescita anemica e un debito in aumento, la nuova leadership è chiamata a un'inversione di rotta immediata. Sotto i riflettori ci sono il CEO Philipp Navratil, in carica da inizio mese, e il nuovo presidente del consiglio di amministrazione Pablo Isla, che da ottobre prenderà il posto di un Paul Bulcke dimessosi con effetto immediato dopo quasi cinquant'anni di servizio. Per la nuova dirigenza si prospetta un percorso a ostacoli, con almeno otto sfide cruciali da affrontare per restituire stabilità e prestigio al gruppo.1. Crisi di Fiducia ai Vertici Una raffica di dimissioni ha scosso le fondamenta di Nestlé. In un solo anno, il gruppo ha visto l'uscita del CEO Mark Schneider per non aver soddisfatto gli investitori, il licenziamento del suo successore Laurent Freixe per uno scandalo interno e, infine, le dimissioni del presidente Paul Bulcke a seguito di pesanti critiche. Questa instabilità ha eroso la fiducia degli investitori e del personale. A Navratil, ex numero uno di Nespresso, spetta il compito di riportare stabilità, rafforzare la cultura aziendale e dare una direzione chiara.2. Un Portafoglio da Sfoltire Con oltre 2000 marchi, Nestlé è considerata troppo dispersiva. Gli investitori chiedono a gran voce una strategia più mirata, concentrandosi su poche decine di marchi chiave per snellire le strutture e ridurre i costi. Il gruppo deve puntare su innovazione e marketing moderno, trascurati negli ultimi anni, e aumentare la velocità di reazione. Se la nuova dirigenza non agirà in fretta, potrebbero intensificarsi le pressioni per scorporare intere divisioni, seguendo l'esempio di concorrenti come Kraft Heinz e Unilever.3. La Spina della Divisione Sanitaria Nestlé Health Science continua a essere un'area di forte preoccupazione. Il settore delle vitamine e degli integratori mostra una crescita debole e acquisizioni miliardarie, come quella di Aimmune, si sono rivelate deludenti. Gli analisti sollecitano una ristrutturazione radicale della divisione per invertire la rotta.4. Acque Agitate e Gioielli di Famiglia Il business delle acque minerali rimane poco redditizio nonostante le riorganizzazioni, con la pressione aggravata da controversie legali in Francia e Belgio su metodi di filtraggio non autorizzati. Parallelamente, gli occhi sono puntati sulla preziosa partecipazione del 20,1% in L'Oréal, un cuscinetto da oltre 38 miliardi di franchi. La vendita di asset non strategici, come i surgelati statunitensi o le vitamine, è vista come una via per ridurre il debito e finanziare la crescita.5. La Sfida del Caffè Sebbene domini il mercato globale con marchi come Nescafé e Nespresso, la concorrenza si fa più agguerrita. La fusione tra JDE Peet's e Keurig Dr Pepper crea un rivale di dimensioni quasi pari. Nestlé deve accelerare su innovazione e marketing per non perdere quote di mercato in un settore strategico.6. Frenata Brusca in Asia Dopo il boom del periodo pandemico, la crescita in Cina ha subito un crollo inaspettato nel 2025, pesando sui risultati globali. Il contesto deflazionistico e la debole domanda rendono la ripresa difficile. Nonostante una riorganizzazione del management, non si prevedono miglioramenti prima di un anno, una tempistica troppo lunga per un mercato di tale importanza strategica.7. Debito e Dividendi Sotto Esame Massicci riacquisti di azioni hanno fatto schizzare l'indebitamento netto a oltre 60 miliardi di franchi, sollevando preoccupazioni sulla solvibilità. Gli analisti chiedono cessioni e una politica dei dividendi più prudente, ritenuta da molti troppo generosa. Una riduzione delle cedole, tuttavia, potrebbe ulteriormente deprimere la fiducia del mercato.8. Crollo in Borsa: un Segnale d'Allarme Dal 2022, il titolo Nestlé ha perso circa il 40% del suo valore, scendendo da quasi 130 a 70 franchi. Questa emorragia miliardaria è un campanello d'allarme che colpisce anche i risparmiatori svizzeri attraverso i fondi pensione. La nuova dirigenza è attesa al varco: senza una strategia chiara e risultati rapidi, Nestlé rischia di perdere la sua storica posizione di leader a vantaggio di rivali più agili come Unilever e Danone. (ICE BERNA)
Fonte notizia: awp/ats