Misura per regolarizzare il settore e combattere le frodiIl ministero della Pesca e dell’Acquacoltura ha annunciato la sospensione di 131.695 licenze di pescatori iscritti al Registro generale dell’attività di pesca. La decisione, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (Diário Oficial da União), entrerà in vigore il 6 ottobre ed i pescatori interessati avranno 30 giorni per presentare ricorso. L’obiettivo del governo è garantire maggiore trasparenza e regolarità nei registri del settore, cruciale per la gestione delle risorse naturali e delle politiche pubbliche legate alla pesca. Solo nel 2025 oltre 300mila licenze sono state cancellate per mancato aggiornamento dei dati obbligatori, mentre altre 7.900 sono state estinte a seguito del decesso dei titolari. Dal 2023 il ministero della Pesca e dell’Acquacoltura conduce audit sui registri in collaborazione con la Polizia Federale, allo scopo di individuare irregolarità e frodi nel sistema di licenze. La misura ha importanti risvolti economici. Il comparto della pesca e dell’acquacoltura, che genera posti di lavoro e reddito soprattutto nelle regioni costiere e amazzoniche, rappresenta anche un’area di interesse per investimenti stranieri, sia nella trasformazione industriale sia nell’export. Una maggiore trasparenza e affidabilità nei registri è considerata essenziale per attrarre nuovi capitali e migliorare la competitività internazionale del Brasile nel settore ittico, anche attraverso l’adozione di certificazioni e pratiche sostenibili. (ICE SAN PAOLO)

Fonte notizia: Ansa