Serbia
SOVVENZIONI FINO A 300.000 DINARI PER ARTIGIANI
Il governo serbo ha approvato il nuovo Programma di sostegno allo sviluppo degli antichi mestieri, artigianato artistico e attività di artigianato domestico per il 2025, finalizzato a preservare la tradizione e rafforzare i piccoli imprenditori operanti in questi settori specifici. A tale scopo sono stati stanziati 20 milioni di dinari dal bilancio statale, destinati a sovvenzioni a fondo perduto per migliorare le attività e aumentare la competitività degli artigiani. Il programma rientra in un più ampio pacchetto di sostegno all’imprenditoria finanziato dal Ministero dell’Economia, nell’ambito dei complessivi 135 milioni di dinari previsti per lo sviluppo della competitività dell’economia nazionale nel 2025. Secondo il documento, i fondi rientrano nella categoria degli aiuti “de minimis”, rivolti a piccole imprese e non soggetti a recupero obbligatorio. L’importo del contributo, finalizzato alla conservazione della tradizione e al miglioramento delle piccole botteghe, varia da 80.000 a 300.000 dinari e copre il 100% del valore d’acquisto di attrezzature o materie prime, IVA inclusa. Il finanziamento è concesso esclusivamente sulla base di preventivi non anteriori alla pubblicazione del bando. Qualora il valore complessivo dell’attrezzatura superi i 300.000 dinari, la differenza è a carico del beneficiario, che deve fornire relativa prova documentale. Il sostegno è rivolto a chi preserva e promuove mestieri tradizionali e artistici – calzolai, sarti, intagliatori del legno, ceramisti, tessitori, orafi e altri artigiani – nonché alle attività di artigianato domestico definite dal regolamento del 2012. Possono partecipare tutti coloro in possesso di certificazione rilasciata dal Ministero dell’Economia attestante l’esercizio di una di tali attività. Le risorse sono destinate principalmente all’acquisto di nuove attrezzature professionali – macchinari, strumenti o altri mezzi utilizzati nel processo produttivo – e all’approvvigionamento di materie prime e semilavorati necessari alla produzione. Sono invece esclusi i costi di trasporto, dogana, spedizione, commissioni bancarie, formazione e l’acquisto di attrezzature da privati (salvo che si tratti di imprenditori registrati). Non sono ammessi interventi di ristrutturazione, manutenzione o riparazione di attrezzature esistenti. Possono presentare domanda micro e piccole imprese (società o cooperative registrate entro il 31 dicembre 2024) e imprenditori individuali iscritti nel registro delle imprese (APR) entro la stessa data, in possesso del relativo certificato. I candidati devono essere attivi, in regola con tutti gli obblighi fiscali e contributivi, con conti bancari non bloccati e non aver ricevuto altre forme di aiuto che, sommate al contributo richiesto, superino il limite di 300.000 euro negli ultimi tre anni. Sono escluse automaticamente le imprese in fallimento, liquidazione o difficoltà finanziarie. Le domande saranno valutate in base a criteri quali: contributo alla competitività (fino a 30 punti), salvaguardia del patrimonio culturale e delle tradizioni (fino a 30 punti), rilevanza sociale (fino a 20 punti) e impatto sull’ampliamento dell’attività (fino a 20 punti). Il Ministro adotta la decisione finale sulla base della graduatoria. I beneficiari selezionati stipuleranno un contratto con il Ministero e riceveranno i fondi solo dopo aver presentato cambiali come garanzia. In caso di cofinanziamento, l’imprenditore deve prima versare la propria quota, dopodiché il Ministero eroga la sovvenzione. I beneficiari sono tenuti a utilizzare i fondi esclusivamente per le finalità previste, a completare gli acquisti entro il 31 marzo 2026 e a rendere disponibili bottega e attrezzature per controlli per un anno dalla stipula del contratto. Entro il 15 aprile 2026 devono presentare al Ministero una relazione corredata da fatture, estratti conto e fotografie delle attrezzature o materie prime acquistate. In caso di irregolarità, il contratto viene risolto, i fondi restituiti e, in caso di mancato rimborso, si procede al protesto delle cambiali. Le imprese italiane specializzate nella fornitura di attrezzature professionali per l’artigianato artistico e tradizionale potrebbero trovare opportunità di collaborazione con gli artigiani serbi beneficiari di questo programma. (ICE BELGRADO)
Fonte notizia: biznis.rs