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15 Ottobre 2025

Svizzera

IL TRIBUNALE SVIZZERO DICHIARA ILLEGITTIMA LA CANCELLAZIONE DI OBBLIGAZIONI CRED

Una sentenza destinata a fare storia scuote la piazza finanziaria svizzera. Il Tribunale Amministrativo Federale ha dichiarato illegittima la cancellazione di 16,5 miliardi di franchi (circa 20 miliardi di dollari) di obbligazioni "Additional Tier 1" (AT1) del Credit Suisse, operata nel marzo 2023 dall'autorità di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA). La decisione, presa durante le concitate fasi del salvataggio della banca e della sua acquisizione forzata da parte della rivale UBS, riapre la partita per migliaia di investitori che si erano visti azzerare i propri capitali.L'impatto della sentenza è stato immediato: alla borsa di Zurigo, il titolo di UBS ha registrato un calo superiore al 3,5%, riflettendo i timori del mercato per le potenziali, pesanti conseguenze finanziarie.Il verdetto del tribunale si concentra su un punto cruciale: secondo i giudici, l'ordinanza della FINMA mancava di una base legale solida. La cancellazione ha rappresentato una grave lesione dei diritti di proprietà degli obbligazionisti, un'azione che, per essere legittima, avrebbe richiesto un fondamento giuridico esplicito e formale che, in questo caso, non esisteva.La decisione della FINMA del 2023 aveva lasciato sbalorditi i mercati globali, poiché aveva sovvertito la tradizionale gerarchia di rischio del capitale. In un salvataggio bancario, infatti, gli azionisti sono i primi a perdere il proprio investimento, seguiti dai detentori di obbligazioni più rischiose come le AT1. Nel caso del Credit Suisse, invece, gli azionisti hanno ricevuto azioni UBS per un valore di circa 3,25 miliardi di dollari, mentre i detentori di bond AT1 non hanno ottenuto nulla.Questa anomalia ha spinto circa 3.000 ricorrenti a presentare ricorso, chiedendo l'annullamento del decreto. La corte si è ora pronunciata in loro favore in un caso pilota, sospendendo gli altri procedimenti in attesa che questa decisione diventi definitiva.Tuttavia, la strada per i rimborsi è ancora lunga e incerta. La sentenza può essere impugnata presso la massima corte svizzera, il Tribunale Federale, e sia la FINMA che UBS dovrebbero percorrere questa via. Gli analisti prevedono un processo legale che potrebbe durare fino a sei anni.Anche in caso di vittoria finale, gli investitori potrebbero non recuperare l'intero valore nominale dei titoli. Esperti come Hans Gersbach, professore all'ETH di Zurigo, sottolineano che al momento del salvataggio il valore di mercato di tali obbligazioni era già significativamente inferiore.Secondo Peter V Kunz, professore di diritto commerciale all'Università di Berna, l'esito più probabile, in caso di conferma della sentenza, sarebbe la riemissione delle obbligazioni. Ciò creerebbe un nuovo e significativo onere per UBS, che potrebbe a sua volta chiedere al governo svizzero di condividerne il peso.Per ora, questa decisione rappresenta una vittoria di principio fondamentale per gli obbligazionisti, un passo che, secondo l'avvocato Jonas Hertner, "contribuisce a ripristinare la fiducia degli investitori nel sistema giuridico svizzero", messo a dura prova dalla gestione della più grande crisi bancaria nazionale degli ultimi decenni. (ICE BERNA)


Fonte notizia: SRF