Il presidente colombiano Gustavo Petro ha annunciato, tramite il suo profilo sulla piattaforma X, di aver ordinato al Ministerio de Comercio, guidato da Diana Marcela Morales, la rimozione totale dei dazi doganali (attualmente al 40%) sulle importazioni di tessuti e cuoio, con l’obiettivo di ridurre i costi di produzione e rafforzare la competitività dell’industria tessile e della pelletteria del Paese. La misura è stata sollecitata da rappresentanti del settore, tra cui il presidente de la Cámara de Confección de Colombia (CCC), Guillermo Elías Criado, che ha evidenziato la necessità di favorire le micro, piccole e medie imprese del sistema moda, che rappresentano il 99% dell’occupazione del settore, nonche’ l’urgenza di eliminare i dazi anche su filati e materie prime, per contrastare la concorrenza di piattaforme come Temu, Shein e AliExpress, che importano senza generare occupazione o pagare imposte in Colombia. Secondo quanto dichiarato da Guillermo Elías Criado, il sistema moda colombiano è composto da oltre 142.000 micro, piccole e medie imprese formali e appartenenti all’economia popolare, le quali generano più di 2,5 milioni di posti di lavoro, di cui il 70% occupati da donne, molte delle quali capofamiglia. A luglio 2025, secondo i dati della Dirección de Impuestos y Aduanas Nacionales (DIAN) analizzati dalla Asociación Nacional de Comercio Exterior (Analdex), dopo diversi mesi di calo, le esportazioni del settore moda colombiano hanno iniziato a mostrare segnali di ripresa. Nel periodo compreso tra gennaio e maggio 2025, le vendite colombiane internazionali hanno raggiunto i 370,2 milioni di USD, con un incremento del 2,7% rispetto ai 360,5 milioni registrati nello stesso periodo del 2024. Tra i prodotti più esportati figurano la biancheria da bagno o da cucina in tessuto con riccioli tipo spugna, le guaine e guaine-braga, i reggiseni, i manufatti in cuoio naturale, i calzini e altri capi simili in maglia. (ICE BOGOTA)

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