Quasi un datore di lavoro su tre in Bulgaria prevede di ampliare il proprio team nel periodo ottobre 2025 - marzo 2026, secondo il nono studio nazionale della Confederazione bulgara per l’occupazione. La ricerca, basata sulle opinioni di 1017 datori di lavoro provenienti da 12 settori industriali, mostra un certo ottimismo nel mercato del lavoro. Mentre il 28% prevede nuove assunzioni, il 22% pianifica licenziamenti e il 38% manterrà l’attuale organico. Il coefficiente netto di occupazione raggiunge così il 6%, con un aumento di 3 punti percentuali rispetto al periodo precedente. Il settore delle tecnologie dell’informazione mostra la crescita più forte nelle aspettative di assunzione (23%), seguito dalla produzione (18%), dal commercio all’ingrosso e al dettaglio (16%) e dalle attività finanziarie e assicurative, immobiliari e dei servizi aziendali (14%). Aspettative positive, seppur più moderate, si registrano anche nei settori “Alberghiero e ristorazione” (9%), “Costruzioni” (8%), “Outsourcing” (7%), “Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni” (6%), “Settore pubblico e sociale” (3%) e “Elettricità, gas e acqua” (1%). Sofia (65%) e Plovdiv (17%) pianificano l’espansione dei team in modo più attivo, mentre a Varna (8%) e Burgas (8%) le previsioni diminuiscono rispettivamente di quattro e due punti percentuali rispetto ai sei mesi precedenti, e a Ruse (2%) rimangono invariate. Considerando il fabbisogno dell’economia di almeno 300.000 lavoratori, solo il 23% dei datori di lavoro intervistati ha assunto o assumerebbe persone provenienti da paesi terzi, secondo quanto riportato dalla Confederazione bulgara per l’occupazione. Secondo gli esperti, ciò indica che la Bulgaria deve sviluppare una politica migratoria mirata, una strategia statale chiara e una legislazione che faciliti e acceleri il processo di attrazione di specialisti dall’estero. (ICE SOFIA)

Fonte notizia: Investor.BG