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ELEZIONI LEGISLATIVE NEI PAESI BASSI: VITTORIA DEI LIBERALI EUROPEISTI, I NAZIONALISTI PERDONO TERRENO MA RESTANO RILEVANTI
Al momento, i liberali europeisti del D66 e i nazionalisti del PVV di Geert Wilders, principale forza del governo di centro-destra uscente, sono testa a testa per la prima posizione nelle elezioni legislative anticipate nei Paesi Bassi. Con oltre il 98% dei voti scrutinati, entrambi i partiti sono accreditati di 26 seggi ciascuno sui 150 della Camera bassa del Parlamento, secondo le ultime proiezioni dell’agenzia ANP e dell’emittente NOS. Il D66 resta avanti di qualche migliaio di voti in termini assoluti ed il risultato finale dipenderà dai circa 90.000 voti degli olandesi all’estero, che sono tradizionalmente a loro favorevoli. Le stime aggiornate indicano anche un lieve arretramento per i liberali conservatori del VVD, che sostenevano il governo uscente, che scenderebbero a 22 seggi, e un successo rispetto alle passate elezioni per i cristiano-democratici del CDA, in crescita a 18 deputati. Guadagnerebbero terreno anche i nazionalisti di JA21 (9 seggi) e di FvD (7) e l’alleanza cristiano-democratica ChristenUnie (3). I pro-europei di Volt e il partito centrista NSC (che partecipavano al governo) resterebbero invece fuori dal Parlamento, mentre 50+, che rappresenta gli interessi dei pensionati, rientrerebbe con 1 o 2 deputati. Le forze di sinistra, il Partito Socialista SP e gli animalisti del VDD registrerebbero complessivamente un arretramento, attestandosi a 3 seggi ciascuno. Nonostante il risultato comunque positivo per il PVV, nessuna delle principali altre forze politiche manifesta l'intenzione di formare una coalizione con esso, aprendo la strada alla possibile nomina del 38enne Rob Jetten (D66) come nuovo primo ministro, che ha promesso di “chiudere il capitolo precedente" e di lavorare per un governo “stabile e inclusivo”. Il leader della coalizione socialista e verde GroenLinks-PvdA, Frans Timmermans, ex Vicepresidente della Commissione europea, ha annunciato le dimissioni dopo il deludente risultato, 20 seggi, 4 in meno rispetto alle precedenti elezioni. Il PVV, che perderebbe 11 dei 37 seggi ottenuti nel 2023, ha espresso delusione per l’esito del voto ma ha rivendicato un risultato comunque rilevante. La formazione del nuovo governo resta ancora incerta. Rob Jetten ha indicato come preferibile una coalizione centrista con CDA, VVD e GroenLinks-PvdA, che insieme raggiungerebbero 86 seggi, con una maggioranza stabile. Un’alleanza di centrodestra, con VVD, CDA e JA21 invece, si fermerebbe al momento a 75 seggi, insufficienti per governare. (ICE BRUXELLES)
Fonte notizia: DutchNews
