Israele
I VENTI DI GUERRA INIZIANO A CALMARE, MA I TURISTI NON TORNERANNO SUBITO
Nonostante la tregua e il ripristino dei voli, il settore turistico israeliano, paralizzato dall'inizio del conflitto, non prevede un ritorno immediato dei visitatori. Esperti del settore, come Yossi Fatael (Direttore della Israel Inbound Tour Operators Association), avvertono che la fine delle ostilità non coincide con la fine della "crisi d'immagine" internazionale di Israele. Il turismo, che prima della guerra valeva 20 miliardi di NIS l'anno (oltre 5 mld di euro, ndr), è in ginocchio, con un calo drastico degli arrivi (solo 1,4 milioni previsti per il 2025, contro i 5,5 stimati pre-guerra). Il ritorno di massa dei turisti regolari, al di là dei pellegrini e delle missioni di solidarietà, richiederà tempo: un minimo di sei mesi per i gruppi organizzati e fino a due anni per rivedere il boom del 2019. Per accelerare la ripresa, gli esperti sollecitano il governo a lanciare campagne social che mostrino un'immagine di Israele moderna, sicura e vibrante. (ICE TEL AVIV)
Fonte notizia: The Times of Israel
