Serbia
43 MILIARDI PER LO STADIO NAZIONALE
Fino a settembre 2025, per la costruzione dello Stadio Nazionale di Surčin e delle relative opere accessorie, sono stati spesi circa 43,1 miliardi di dinari (pari a 368,3 milioni di euro) dal bilancio dello Stato serbo, come riportato da Forbes Serbia. Nel dettaglio, nel 2023 sono stati utilizzati 17,3 miliardi di dinari, nel 2024 25,6 miliardi e nei primi nove mesi del 2025 solo 135,5 milioni. Il bilancio 2025 prevede stanziamenti per 18,5 miliardi di dinari, ma resta da vedere se e quanto sarà effettivamente speso entro la fine dell’anno. In passato, le spese sono state inferiori rispetto agli stanziamenti: nel 2024 erano previsti 31,09 miliardi, ma ne sono stati spesi 25,6; nel 2023, su 22,4 miliardi stanziati, ne sono stati utilizzati 17,33. Il Ministero delle Finanze non ha risposto alle richieste di chiarimento su come siano stati utilizzati finora i fondi e su quali saranno gli stanziamenti nel 2026, previsti inizialmente in 21,2 miliardi di dinari (181,2 milioni di euro). Il Consiglio Fiscale serbo aveva inizialmente stimato un costo totale di 112,4 miliardi di dinari (960 milioni di euro), ma in seguito ha rivisto la cifra a 67,5 miliardi (560 milioni di euro), distinguendo le opere accessorie. Il ministro delle Finanze Siniša Mali ha ribadito che il costo contrattuale dello stadio è di 464 milioni di euro (IVA esclusa). La licenza edilizia rilasciata a settembre 2025 copre un complesso di otto piani, parcheggi per oltre 3.800 veicoli (inclusi spazi per disabili, autobus, taxi ed elettriche) e una superficie di 314.046 metri quadrati. Il valore complessivo dei lavori autorizzati ammonta a circa 494 milioni di euro (IVA esclusa). L’appalto è stato assegnato direttamente all’impresa cinese Power China, attiva anche su altri progetti infrastrutturali in Serbia. Come riportato da novaekonomija.rs, l’opera potrebbe offrire opportunità alle imprese italiane nei settori delle infrastrutture sportive, dei materiali da costruzione e dei servizi ingegneristici, qualora venissero aperti nuovi bandi o subappalti. (ICE BELGRADO)
Fonte notizia: novaekonomija.rs
