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14 Novembre 2025

Marocco

BANCO DI PROVA FINALE

Ora che i principali stadi che ospiteranno la prossima Coppa d'Africa sono pronti, non è più solo il momento delle ultime verifiche tecniche: è il momento di preparare i contenuti, tutto ciò che deve dare a questi impianti una vita all'altezza della loro qualità. Perché al di là dello spettacolo calcistico in sé, un grande evento si gioca tanto intorno al campo quanto al suo interno. Il contenuto è costituito da una logistica millimetrica, una gestione accurata dei flussi, la sicurezza, l'accoglienza, la ristorazione, la mobilità, ma anche il marketing, le attivazioni commerciali, il merchandising, le esperienze digitali e lo sfruttamento dei dati dei tifosi. Per allinearsi agli standard estremamente elevati dell'industria calcistica mondiale, soprattutto in vista dell'appuntamento planetario del 2030, il Marocco deve oggi investire nelle professioni richieste dallo sport moderno: gestione operativa degli stadi, ospitalità premium, regia integrata degli eventi, analisi dei dati sportivi, gestione dell'esperienza dei tifosi, produzione audiovisiva avanzata, gestione digitale dei biglietti, comando e controllo operativo, sicurezza intelligente... Tutte funzioni nuove, ancora rare o embrionali. E chi dice nuove professioni dice prima di tutto formazione, poi creazione di migliaia di posti di lavoro qualificati. Perché la Coppa d'Africa non è solo un evento sportivo: è un acceleratore strutturale per costruire un settore. La professionalizzazione degli eventi calcistici non può prescindere dalla nascita di un ecosistema di fornitori tecnici, creativi, tecnologici e operativi in grado di garantire standard internazionali. Il calcio è ormai diventato un settore economico a tutti gli effetti, in cui la redditività è reale quando gli investimenti finanziari, umani e materiali sono concepiti secondo una logica di catena del valore. In realtà, questa Coppa d'Africa non è solo un test, ma una prova generale in grande stile. Una prova per il Marocco, che non si accontenta di costruire stadi, ma intende costruire un'industria dello sport, con le sue competenze, le sue aziende, il suo know-how e la sua firma. Ciò che accadrà a dicembre sugli spalti, sugli schermi di controllo, nelle fan zone, nella fluidità degli arrivi o nella qualità dell'attivazione del marchio dirà semplicemente una cosa: il Marocco non sta organizzando un evento, sta preparando un modello. Un modello esportabile, credibile e sostenibile per essere all'altezza del suo appuntamento con il mondo nel 2030... (ICE CASABLANCA)


Fonte notizia: Aujourd'hui le Maroc