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19 Novembre 2025

Senegal

MALI: BAMAKO RESTA PRINCIPALE CLIENTE DI DAKAR

Bamako – Il Mali conferma la sua posizione di principale cliente del Senegal a settembre 2025, con importazioni pari a 84,4 miliardi di franchi Cfa (128,66 milioni di euro circa), pari al 20,1% delle esportazioni senegalesi. Lo rivelano gli ultimi dati dell’Agenzia nazionale di statistica e demografia (Ansd) del Senegal. Questo aggiornamento si inserisce in un contesto caratterizzato dall’embargo imposto dal Gruppo di sostegno all’Islam e ai musulmani (Jnim, legato ad al-Qaeda) su diverse città di confine, ma anche da un riavvicinamento delle relazioni diplomatiche e di sicurezza tra Dakar e Bamako.Le esportazioni senegalesi verso il Mali hanno registrato un notevole aumento, pari al 31,6%, a settembre 2025 rispetto ad agosto, quando si fermarono a 64,2 miliardi di franchi Cfa. Nei primi nove mesi dell’anno, le esportazioni cumulative dal Senegal verso il Mali hanno raggiunto i 662 miliardi di franchi Cfa (1,009 miliardi di euro circa), con un aumento del 7,8% rispetto allo stesso periodo del 2024.La bilancia commerciale tra i due Paesi rimane ampiamente a favore del Senegal: a settembre 2025, il surplus è aumentato, rispetto ad agosto, del 31,5% mentre le importazioni senegalesi dal Mali restano marginali, attestandosi, a soli 158 milioni di franchi (240.800 euro) a settembre 2025, un’asimmetria strutturale negli scambi commerciali che riflette la forte dipendenza del Mali dai prodotti senegalesi, in particolare nei settori energetico e alimentare.Questa performance commerciale si inserisce in un contesto di sicurezza particolarmente teso: nel mese di settembre è iniziato una sorta di embargo imposto al Paese dal gruppo jihadista Jnim, che bloccando le linee di rifornimento sta ancora oggi causando ripercussioni sulle catene di approvvigionamento. Nonostante queste sfide, i dati ufficiali senegalesi mostrano come, almeno a settembre, i flussi commerciali si siano mantenuti a livelli elevati, crescendo rispetto ad agosto e dimostrando la vitalità degli scambi commerciali e l’importanza strategica del corridoio senegalese per l’economia maliana. Di fronte alle minacce del Jnim, Dakar ha rafforzato le sue relazioni diplomatiche e di sicurezza con Bamako: i due Paesi hanno intensificato la cooperazione attraverso l’istituzione di pattugliamenti congiunti di frontiera, volti a proteggere le rotte commerciali e a contrastare le infiltrazioni jihadiste.Questo riavvicinamento ha portato anche a diverse visite ad alto livello da parte delle autorità di entrambi i Paesi, rafforzando il coordinamento bilaterale in ambito economico e della sicurezza.Secondo l’edizione 2024 della Foreign trade analysis note, il Mali l’anno scorso ha confermato il suo status di principale cliente africano del Senegal, assorbendo 802,8 miliardi di franchi Cfa (1,2 miliardi di euro circa) di esportazioni nel 2024, con un aumento dell’8,6% rispetto ai 739 miliardi di franchi Cfa del 2023. Il Mali ha quindi assorbito oltre il 55% delle esportazioni senegalesi verso il continente africano e rappresenta circa il 21% delle esportazioni totali del Senegal: tra i principali prodotti ci sono i prodotti petroliferi raffinati, le miscele per zuppe e brodi, il cemento idraulico, il pesce in scatola e vari manufatti.Il Mali rimane il mercato principale per il cemento senegalese, assorbendo quasi l’80% delle esportazioni di cemento del Paese nella regione. Anche i prodotti petroliferi raffinati, che sono tra le principali esportazioni del Senegal con un valore di 95,3 miliardi di franchi Cfa (145,2 milioni di euro circa) a settembre 2025, costituiscono una quota significativa del flusso verso il mercato maliano.Il Mali supera di gran lunga l’Italia (10,9% di quota di mercato) e la Spagna (10,6%) nella classifica dei clienti del Senegal a settembre 2025: nei primi nove mesi del 2025, Bamako ha assorbito 662 miliardi di franchi Cfa, pari al 16,2% delle esportazioni totali senegalesi, che ammontano a 4.097,6 miliardi di franchi Cfa. (ICE DAKAR)


Fonte notizia: infoafrica