Il Cile fa un passo decisivo verso l’economia circolare con l’adozione del nuovo Standard di Gestione Circolare dei Rifiuti (GCR), un quadro tecnico che migliora misurazione, tracciabilità e valorizzazione dei rifiuti solidi non pericolosi. L’obiettivo è rendere più efficiente e trasparente la gestione dei rifiuti nelle imprese di tutti i settori produttivi.L’iniziativa nasce da un Accordo di Produzione Pulita (APL) tra Acción Empresas e l’Agenzia di Sostenibilità e Cambiamento Climatico di Corfo, con l’adesione iniziale di 21 aziende e 43 impianti, tra cui Falabella, SQM Litio, Gasco, Santander e Aguas Andinas. Lo standard prevede sistemi di monitoraggio annuale, classificazione dei rifiuti, piani di riduzione e un sistema di certificazione articolato su quattro livelli.Secondo i dati ufficiali, nel 2022 il Cile ha prodotto oltre 18 milioni di tonnellate di rifiuti, ma solo il 19% è stato valorizzato, evidenziando l’urgenza di un cambiamento strutturale. Il nuovo standard punta proprio a colmare le carenze di infrastrutture, controllo e recupero dei materiali.Il GCR si inserisce nella Road Map per un Cile Circolare al 2040 e integra anche un approccio sociale, considerando le disuguaglianze che riguardano le donne nel settore del riciclo. Le autorità sottolineano che i rifiuti possono diventare una risorsa economica e ambientale strategica per lo sviluppo sostenibile del Paese. (ICE SANTIAGO)

Fonte notizia: PAIS CIRCULAR