La compagnia aerea low-cost ungherese Wizz Air ha deciso di fare marcia indietro sul progetto di stabilire un proprio hub operativo in Israele. La decisione è maturata dopo che i colloqui con i funzionari governativi hanno sollevato timori sull'effettiva sostenibilità del modello economico. In particolare, la compagnia teme che il numero di operazioni di scalo ("turnarounds") all'aeroporto Ben Gurion sia inferiore al previsto. Inoltre, Wizz Air ha ritenuto che i soli voli tra Israele e l'Europa non giustificassero l'investimento. La compagnia aveva avanzato la richiesta della controversa clausola "freedom of the air ". Tale diritto le avrebbe permesso di operare voli da Israele verso Paesi terzi (Balcani e Emirati Arabi Uniti) senza scalo in Ungheria. Questa condizione ha diviso le autorità israeliane, preoccupate per la concorrenza sleale nei confronti delle compagnie aeree nazionali. Wizz Air avrebbe infatti operato come un vettore locale, ma senza rispettare le stringenti normative israeliane su sicurezza e contratti di lavoro. Il Governo israeliano, che sperava in un successo del piano per abbassare le tariffe, non è riuscito a colmare le crescenti divergenze. (ICE TEL AVIV)

Fonte notizia: globes