Il gruppo tessile spagnolo INDITEX (proprietario del marchio Zara) hariconquistato la leadership della moda mondiale, in base allagraduatoria del profitto economico (utile netto meno costi dicapitale) con ricavi per 5.544 milioni di dollari nel 2025, superandoi gruppi francesi LVMH (5.514) e Hermès (4.217). Inditex non occupavaquesta posizione dal 2017.Il risultato arriva in un contesto difficile: crescita economica piùdebole dal post - pandemia, frenata da dazi USA e impatto dell’IA. Nel2025 le vendite di moda aumentano solo dell’1-2% in Europa e del 2-3%in USA e Cina, secondo le previsioni. Il lusso soffre di più, convendite stabili o in calo.Per il 2026 si prevede crescita modesta: 1-2% in Europa, fino al 3% inUSA e Cina; il lusso non oltre il 4%.Gli USA, che importano l’89% dell’abbigliamento, sono i più colpiti.Le aziende reagiscono negoziando prezzi, riducendo assortimenti espostando la produzione verso Paesi meno penalizzati (Cambogia, Kenya,Etiopia). Il mid-market punta a rafforzare la percezione di marca el’esperienza d’acquisto per giustificare prezzi più alti.: Zara guidala strategia, seguita da H&M, Gap e Bershka, riducendo del 15% i capi"entry-level". Collaborazioni tra i marchi e celebrità mondiali (es.Mango-Victoria Beckham, Zara-Steven Meisel) e nuovi format confermanola premiumizzazione della "fast fashion".Le sfide immediate sono quelle del calo delle vendite e dei dazi. Mail vero cambiamento è tecnologico: il 92% dei CEO aumenta investimentiin IA per ridurre costi, con impatto sul 30% dei posti di lavoro.  Leaziende si posizionano su piattaforme come ChatGPT e Gemini. Trendemergenti: gioielleria (+4,1%), wearables, wellness (+5%), modasecond-hand (crescerà 2-3 volte più della nuova entro il 2027) erinnovamento del lusso. (ICE MADRID)

Fonte notizia: Expansión